Il ritardo della pubblicazione dei risultati del concorso dell’ufficio anagrafe dell’Ambito Territoriale Cerignola rischia di diventare un caso. Il concorso, indetto nell’agosto 2022, prevede l’assunzione di personale presso l’anagrafe dell’Ufficio dell’Ambito Territoriale di Cerignola, comprendente il comune ofantino e i Cinque Reali Siti.
Del concorso, svoltosi martedì 24 gennaio con tablet e con modalità di risposte a crocette, non si conosce però ancora l’esito, in quanto, dopo quasi una settimana, i risultati non sono ancora stati ancora resi pubblici. A sollevare la questione è stato Gianvito Casarella, coordinatore cittadino e componente dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia.
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“Il risultato avrebbe potuto essere noto in pochissimo tempo, eppure è passata quasi una settimana ed ancora non si sa nulla sui risultati, che non sono stati pubblicati né sull’albo pretorio, né nella sezione ‘Amministrazione trasparente’ del sito comunale, né nelle aree personali dei singoli partecipanti – ha detto Casarella a l’Attacco –. Non si tratta di risposte aperte che vanno lette, capite e corrette. Si tratta semplicemente di barrare una casella. Dopo pochi minuti, avrebbero potuto e dovuto pubblicare le graduatorie, come avviene normalmente per questo genere di prove. Questo ritardo è piuttosto singolare”.
Prendendo le mosse dal ritardo della pubblicazione dei risultati del concorso per l’ufficio anagrafe comunale, Casarella ha poi avanzato accuse di “sciatteria ed immobilismo” nei confronti dell’amministrazione di centrosinistra il cui operato, aggiunge, si pone in perfetta continuità con quello dei commissari prefettizi e anche con quello dell’amministrazione Metta: “L’unica discontinuità effettivamente riscontrabile riguarda la rimozione di Francesco Delvino dalla posizione di comandante del corpo di Polizia Municipale. Per il resto, tutto è rimasto inalterato”.
Da cosa dipende allora questa mancanza di discontinuità? “Abbiamo un’amministrazione anestetizzata, con un sindaco che evidentemente pensa di essere una figura di transizione. C’è l’impressione che Bonito sia un sindaco di passaggio. Manca una visione per il futuro, una prospettiva, un cambio di direzione da parte di un sindaco che si invece si poneva in discontinuità rispetto alle passate gestioni”. In particolare, secondo Casarella questa mancanza di visione “si collega alla questione della legalità, perché se non si danno delle direttive strategiche riguardanti il territorio ed il suo sviluppo, saranno sempre e solo i soliti potentati economici ad imporsi. Abbiamo un’economia malata e questo non lo dico io, ma la relazione del 2019 relativa allo scioglimento dell’allora amministrazione comunale. Mi attendevo da questo sindaco, che intendeva incarnare la legalità, uno sguardo verso una direzione ben precisa. Invece mi pare che abbia lo sguardo verso il vuoto”.
Il discorso sul tema della legalità va “oltre le singole responsabilità dell’assessorato al ramo, non si può ridurre il tutto in maniera così schematica – ha precisato Casarella –. Combattere l’illegalità non è soltanto far girare di più i vigili nelle strade. Ripeto che se manca una visione globale che si sviluppi per esempio anche il Piano urbanistico generale, di cui non si parla più. La legalità è da intendersi come sviluppo e gestione dell’economia del territorio. E questa situazione lascia il campo ad un sottobosco che andrebbe combattuto ed estirpati”.
A cosa si riferisce esattamente il coordinatore cittadino di FdI? “Ogni settimana, denuncio la situazione del quartiere periferico di Santa Barbara, dove quasi ogni sera manca la corrente. Questo perché in quel quartiere si buttano via i pezzi scartati delle auto rubate e cannibalizzate. Il tecnico Engie, mandato per i controlli del caso, riscontra che l’impianto non sia guasto ed è effettivamente così. Chi fa mancare la corrente non è certo né la compagnia né il Comune. Inoltre – ha continuato –. Quando il parroco del quartiere, che non rientra nel pantheon delle mie simpatie, dice che la zona è in stato di degrado, afferma una cosa vera. Invece cosa fa il sindaco? Gli ricorda di aver votato Metta. Sembra di assistere a una lite tra don Camillo e Peppone Il sindaco deve parlare con tutti, non solo col suo elettorato, e deve parlare dei problemi delle persone. È questo il compito di un primo cittadino”, ha concluso Casarella.
Zone Transition
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Nel frattempo, i risultati tardano ad arrivare. E non si sa quando arriveranno. Non resta che aspettare, con i candidati che stanno sulle spine.
Giovanni Soldano