Temporaneamente sospeso il sit in di protesta alla Asp Zaccagnino di San Nicandro da parte del Sindaco Matteo Vocale e degli amministratori della sua maggioranza. Nei giorni scorsi era partita la manifestazione pacifica mirata a dare una accelerata alla nomina del nuovo presidente della Azienda di servizi alla persona, rimasta in stand by da circa 8 mesi, nonostante tutte le attività di competenza di Comune e Diocesi siano state espletate da tempo. Ad essere in ritardo è la Regione e il presidente Michele Emiliano che materialmente deve produrre l’atto di nomina.
In assenza di un presidente, la struttura viene gestita, dalla commissaria straordinaria, Patrizia Lusi, in quota Con, fedelissima del governatore, già prima del commissariamento presidente dell’Asp.
Sabato pomeriggio l’assessora regionale al welfare, competente per ambito, Rosa Barone ha raggiunto Vocale e i suoi alla Zaccagnino. Un segnale che ha convinto gli amministratori a interrompere la protesta.
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“Apprezzo l'impegno preso dall'assessora Barone di farsi carico del problema e garantire nel più breve la nomina del presidente e l'insediamento del CdA – ha evidenziato il Sindaco a l’Attacco -. È un impegno genuino, che mi auguro non venga tradito da altre dinamiche. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane: nel caso non si muova foglia, riprenderemo la nostra rivendicazione in ben altre sedi”. Non è stata tuttavia ritirata la richiesta di incontro inoltrata al Prefetto di Foggia.
“Il silenzio della Regione e del presidente Emiliano su questa faccenda, a nostro vedere mortifica, come mai accaduto, non solo l’ente di beneficenza ma l’intero territorio”, ha rimarcato Vocale. Ci sarebbero stati dei contatti informali tra il Sindaco e il consigliere regionale del Pd Paolo Campo e con il vicepresidente della Regione e assessore al bilancio Raffaele Piemontese. Per il resto da Bari tutto tace.
Apprezzata la visita del deputato pentastellato Giorgio Lovecchio che pure si è recato sul posto.
“Ho dato loro la mia parola che mi muoverò su questo fronte per sollecitare questa nomina nel più breve tempo possibile”, così Rosa Barone a l’Attacco, alla domanda su come avesse convinto gli amministratori a sospendere la mobilitazione. “Il mio impegno è stato e sarà massimo per fare pressing sul presidente Emiliano, condivido le preoccupazioni della comunità e ho preso precisi impegni sulla risoluzione della problematica in tempi stretti, se necessario anche attraverso un tavolo di confronto in Regione”.
La vicenda non è passata inosservata neppure alle forze d’opposizione.
“Quanto sta accadendo all’Azienda pubblica di servizi alla persona Vincenzo Zaccagnino di San Nicandro Garganico ha dell’incredibile – tuona il consigliere regionale della Lega, nonché membro della commissione sanità, Joseph Splendido -. Una Azienda, tra le più importanti del territorio, finita malamente ostaggio di una inaccettabile guerra tra bande tra Pd, Civici e Cinquestelle in Regione. La manifestazione plastica della concezione tutta personalistica e padronale del potere del presidente Michele Emiliano, e del suo cerchio magico, avulsa da qualsivoglia concetto, tanto abusato e sbandierato, di rispetto dei territori. E’ con tristezza e sconcerto che assistiamo a questo incredibile scontro tra istituzioni, la locale amministrazione comunale Pd e la Regione Puglia, sulle spoglie di un’Asp che sconta un presidente/commissario incollato con il Vinavil alla poltrona e gli amministratori comunali finiti addirittura ad occuparne i locali per contestare la linea ‘familistica’ di Emiliano e pretendere un ricambio gestionale”.
“E’ triste vedere un assessore regionale Cinquestelle, che dovrebbe avere parola su una così delicata questione, limitarsi a ‘visitare’ gli occupanti e ad implorarne la fine dell’occupazione per consentire alla struttura di tornare alla sua operatività. Tutto molto mesto e sconfortante. L’Asp Zaccagnino nasce con tutt’altra mission e ruolo in quel di San Nicandro, e dovrebbe occuparsi di servizio agli ultimi ed aiuto nelle difficoltà. Presenterò immediata interrogazione al presidente della giunta regionale e all’assessora al welfare per mettere quanto prima fine a questa farsa offerta agli incolpevoli cittadini. Farsa incredibile ma prevedibile: in fondo Emiliano e i suoi sodali ci hanno abituati alla colonizzazione di qualsiasi pezzo di soggetto pubblico esista in questa Regione. Con arroganza e scelte dirigenziali di dubbia caratura, individuate con criteri meramente elettoralistici. Di certo non per merito”, conclude Splendido.
Come ricordato nei giorni scorsi su queste colonne, Lusi, nella sua attività di commissaria, ha indetto il concorso per sostituire il responsabile dell’ufficio tecnico agricolo dopo il pensionamento di Matteo Viggiani, al termine di 38 anni di servizio sui 2.300 ettari di proprietà della Zaccagnino. “E’ un bando complesso, che tiene conto della grande proprietà terriera dell’Azienda e della sua distribuzione nel territorio della provincia di Foggia. La posizione da ricoprire sarà quella di impiegato amministrativo categoria D”, ha spiegato Lusi.
“Si cerca una persona iper titolata, mentre Viggiani era un perito agrario. Stando ai rumors potrebbe arrivare da Foggia o Apricena”, fu il commento di una fonte.
“500 giorni senza cda – aveva sottolineato l’ex consigliere dell’Asp Marciano Benedettino -. Qualcuno dovrebbe spiegare quali sono le ragioni che hanno impedito un regolare avvicendamento alla guida della Azienda. A mio avviso il cda si farà dopo che l’ultima torta sarà spartita (il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato del responsabile della gestione agraria della Asp), cioè a Natale, ma perché non farlo prima?”.
Zone Transition
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Secondo alcune voci ad ambire al posto di tecnico potrebbe essere l’agronomo Marcello Martino, che attualmente si occupa della gestione dei terreni di proprietà della Fondazione Maria Grazia Barone di Foggia, con un’estensione di oltre 1200 ettari. Risponderebbe ampiamente al requisito fissato dal bando nel quale si richiede una pregressa esperienza nella gestione di terreni di almeno 300 ettari.