Ora Nicola Canonico si diverte a giocare a nascondino. E nel valzer dei nomi di ds e tecnici che puntualmente in queste ore rimbalzano senza trovare conferma, il patron ci mette il suo personale zampino nel rendere il quadro particolarmente magmatico. Come? Prospettando ipotesi e soluzioni che poi difficilmente trovano conferma.
E così, in attesa che arrivi uno straccio di annuncio ufficiale, in casa Foggia l'imperativo di queste ore è depistare. Ovvero sviare dalla pista giusta, suggerendone deliberatamente altre. Con l’unico obiettivo di rendere la matassa ancora più ingarbugliata di quanto già non lo sia. Prima di tirar fuori dal cilindro magico la sorpresissima, specialità della casa del patron rossonero.
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Ci sta prendendo gusto in questi giorni il presidente che, in gran segreto e lontano dalle luci dei riflettori, sta provando a dare un indirizzo alla nuova stagione del Foggia. Utilizzando qua e là gli amici più fidati per far veicolare le notizie (?) o le indiscrezioni che più ritiene utili in quel determinato frangente. Obiettivo? Screditare l'operato di certi organi di informazione, soprattutto quelli che non perdono occasione per far venire a galla le continue contraddizioni della sua strampalata gestione.
Succede a Foggia, alla vigila della quarta stagione dell'imprenditore di Palo del Colle al vertice del club rossonero, in quella che a sentire il maggior azionista dovrebbe essere la stagione del riscatto, quella un cui espiare le colpe dell'ultima annata, fatta più di ombre che luci.
Ormai dovremmo esserci, difficile infatti che il patron decida di portare ancora per le lunghe quello che sta diventando un autentico tormentone: si attendono le prime mosse, dalle quali sarà possibile capire anche concretamente che tipo di stagione ha in mente di impiantare il numero uno rossonero. Il quale, mentre da un lato si affanna a bussare alla porta degli imprenditori locali nel tentativo di spuntarla per le sponsorizzazioni, dall'altro prosegue il suo casting che dovrebbe portarlo ad individuare quelle figure con le quali provare a fare l'auspicato salto di qualità.
La caccia a direttore sportivo e tecnico è ormai lanciata, ma non è detto che non arrivi anche un dg: si prepara una sorta di rivoluzione copernicana in casa Foggia, per la prima volta da quando il patron bazzica nel mondo del calcio (a parte forse la breve esperienza del '21 col tandem Pavone-Zeman) proverà a dare finalmente una impronta professionistica ad un club che in tutti questi anni ha avvertito pesantemente l'assenza di un progetto degno di tal nome.
Se davvero Canonico sia rimasto folgorato sulla strada di Damasco lo si capirà dai profili che saranno individuati per l'auspicata inversione di rotta. Finora tante, troppe le indiscrezioni, artatamente fatte girare solo per disorientare una tifoseria che viceversa avrebbe bisogno di certezze e non di promesse troppo spesso disattese. Pasquale Foggia prima, e a ruota Bucchi e Caserta, quindi Mimmo Roma e a traino Aimo. Ultimi nomi circolati con insistenza sono quelli di Massimo Biava (ex dg del Catanzaro) e di Massimo Brambilla, tecnico della Juventus U23 che, manco a dirlo, rimbalzano da ambienti molto vicini alla proprietà.
È un gioco al rimpiattino che comincia a diventare stucchevole, Canonico è ormai dallo scorso 6 maggio che parla solo attraverso comunicati e a monosillabe, ad oggi non si è preso nemmeno la briga di chiarire come mai la cessione del club col fondo estero sia sfumata, né ha preso la parola per dare ufficialmente un indirizzo alla nuova stagione che bussa alle porte. Si procede a tentoni, da Viale Ofanto hanno celebrato come un evento l'avvenuta iscrizione e rassicurato sulla programmazione. Almeno a parole.
Zone Transition
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L’attesa dovrebbe essere finita, l’imprenditore barese aspetta solo di mettere nero su bianco con l’allenatore. I bene informati dicono che accadrà a metà settimana. Quindi prenderà la palla al balzo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Un film già visto.