Risposte dal campo, in primo luogo. Che siano in netta controtendenza rispetto al debutto senza gloria in campionato con il Latina di domenica scorsa. Le aspetta con ansia e a stretto giro Nicola Canonico da Boscaglia e i suoi, magari fin dalla trasferta di Picerno. Ma ci sono anche le domande ricorrenti che ritornano sul futuro del club. Che apparentemente gode di buona salute e che coltiva sogni di grandeur. Ma che deve sempre fare i conti con la spada di Damocle della controversia rovente con il socio di minoranza, che era e rimane sul sentiero di guerra.
Sono giorni di riflessione per il patron, che sognava ben altro avvio, e che è rimasto turbato dalla partenza a fari spenti del suo Foggia. Deluso, il presidente medita sulle prossime mosse per rendere sempre più competitivo il club che ha sfilato sotto il naso della Pintus, e che muore dalla voglia di riportare agli antichi fasti.
Ecco perché nell’ultima settimana è scomparso dai radar: Canonico è fatto così, prendere o lasciare. Non gli piace perdere, e quando succede perde letteralmente le staffe. E così da domenica scorsa si è reso irreperibile, e parla solo con i suoi più stretti collaboratori. Quali? I soliti noti, quelli con i quali ha intrapreso la sua avventura in rossonero poco più di un anno fa, i fedelissimi Belviso e Milillo, tanto per intenderci, i suoi occhi all’interno del club.
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E i nuovi. Già, perché dopoi il repulisti della scorsa estate che ha portato ad un profondo e radicale rinnovamento dei quadri tecnici, Canonico ha messo mano anche alla governance. Che ha perso per strada alcuni pezzi (il vice-presidente onorario Bellisario Masi anziché l’amministratore delegato Silvestro Carbotti o il direttore dell’area tecnica Gianfranco Mancini, tanto per fare qualche nome, e che per scelta propria o della proprietà hanno deciso di cambiare aria), ma che altri ne ha trovati in un batter d’ali.
Perché quando di mezzo c’è il Foggia, è difficile dire di no.
Sono in orbita rossonera ormai da qualche tempo, sono a tutti gli effetti operativi, appaiono puntualmente in pubblico, ma per il momento restano nell’anonimato. Per volere dell’imoprenditore di Palo del Colle, che sa di dover giocare una partita a scacchi sul fronte societario, e di non potersi permettere passi falsi.
Ma intanto Vincenzo Todaro, Angelo Angiolino e Francesco De Cosmo fanno ormai parte a pieno titolo dell’entourage, ed attendono solo che i loro nomi vengano ufficializzati nell’organigramma societario.
L’occasione buona poteva essere la presentazione ufficiale allo Zaccheria di squadra e staff tecnico alla vigilia della partenza in campionato, sarebbe stata la kermesse giusta per rendere note le new-entry. Ma poi non se n’è fatto nulla, pare perché si preferisca prima tesserarli in Lega. Se ne riparlerà dunque più in là, cambia poco nella sostanza delle cose, perché comunque i tre è ormai dallo scorso luglio che bazzicano il club: Angiolino era in compagnia del presidente in occasione della sua visita in ritiro a Camporosso, Todaro frequenta regolarmente gli uffici di via Gramsci,e De Cosmo sia il giorno della presentazione ufficiale che domenica scorsal con il Lastina è stato notato in tribuna.
Con l’uscita di scena definitva di Carbotti, Todaro sarà il nuovo amministratore delegato del club. Lo è già in pectore, visto che in questi giorni in prima persona è in contatto con i commissari a Palazzo di Città per trovare una soluzione alla spinosa questione dello Zaccheria. Todaro è un avvocato napoletano, ha spostato una foggiana, ma vive ormai stabilmente da tempo nel capoluogo: sarà l’uomo degli equilibri, colui al quale Canonico chiederà anche di tenere i rapporti con le istituzioni a livello locale. E, all’occorrenza, chiederà di avvicinare anche nuovi partner che possano accompagnare il cammino del Foggia in C. Come è accaduto di recente con Eco Dinisi, sponsor fra i più generosi che sarà presnte anche sulle maglie. Angiolino, che in passato è stato dg di Bisceglie, Audace Cerignola, Lavello e Barletta, è cerignolano e ricoprirà il ruolo di club manager.
Zone Transition
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E De Cosmo? Qualcuno lo ricorderà nei panni di vice-presidente della Fondazione La Capitanata per lo Sport, carica abbandonata dopo pochi mesi. In realtà De Cosmo è commercialista, fra i più in vista a Cerignola, che arriva nel Foggia anche per dare manforte economicamente. Ovviamente Canonico smentirà, per ovvie ragioni. Ma che il patron non disdegni nuovi possibili alleati in questa stagione che si preannuncia particolarmente dispendiosa è praticamente certo.