Papièlcut, questo il titolo della mostra dell’artista napoletano Carmine Luino, inaugurata ieri al Tennis Club Foggia. “La vita ritagliata. Ci sono storie da raccontare senza parole. Ci sono vulcani, mari, case, figli, che riconosciamo da una linea, e basta. Sottrarre, per aggiungere forza. Limare per arrivare al nocciolo delle cose, e apprezzarne il senso, il valore. Papièlcut questo fa”- scrive Roberta Pilar Jarussi che ne ha curato la mostra e presentato l’evento.
“Prende i nostri sogni- aggiunge - i nostri luoghi, i desideri e i tic, la vita nostra, e ce la restituisce pulita, senza più niente da scartare. Quel che arriva, negli occhi e dentro, è un contorno che possediamo anche al buio”.
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Le opere di Carmine Luino - grafico, designer, illustratore e fotografo napoletano - sono realizzate con carte di recupero, acrilici e foglia oro. Non sono riproduzioni ma pezzi unici e originali, come originali sono i disegni e i soggetti.
Zone Transition
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Il nome papièlcut riprende in chiave giocosa il suono dell’espressione inglese paper-cut (taglio della carta) e indica la tecnica adoperata per realizzare opere d’arte in carta. Poiché nel dialetto napoletano il papiello è il foglio, ecco che paper-cut diventa papièlcut. Questa tecnica è legata, anche, al kirigami, l’antica arte giapponese di tagliare e piegare la carta.