“È un omaggio a tutte quelle persone che iniziano temerarie, un viaggio verso mondi sconosciuti, alla ricerca di piccoli momenti di luce”, così il regista Stefano Odoardi ha racconta “La Nuit”, l’opera cinematografica girata completamente tra Foggia e Lucera (e poche scene a Pescara) proiettata per la prima volta, venerdì scorso, presso il Cineteatro Sala Farina di Foggia. Un film prodotto da Superotto Film Production con il sostegno di MiBACT - Direzione Generale Cinema e con il contributo di Regione Puglia - Apulia Film Fund 2018-202 e le musiche originali di Carlo Crivelli e la fotografia di Michele Paradisi.
L’evento è stato organizzato da Collettivo Mediante e AVL, con il contributo di Rotary Club Foggia Capitanata. Al termine della proiezione del film c’è stato anche un inedito reading poetico di Angelique Cavallari.
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La pellicola è stata selezionata per diversi festival cinematografici: Los Angeles Film Italia, Madrid Indie Film Festival, Hong Kong Indie Film Festival, Toronto International Women Film Festival, Phoenix Short Film Festival, Festival Internazionale del Cinema di Salerno. “Gli spazi sono sempre stato determinanti nella costruzione cinematografica dei miei film - ha dichiarato Stefano Odoardi - Foggia l’ho scoperta, in modo particolare, dai punti di vista alti della città. E così ho scoperto un capoluogo vasto, esteso, e per certi versi immenso. Questa immensità si è manifestata nei miei sguardi notturni della città. Sono sceso nelle strade, le ho private dei punti di riferimento della quotidianità e qui ho girato La Nuit”.
“L’evento è andato molto bene, tanto il regista quanto la produzione hanno considerato questa serata come la prima presentazione ad un pubblico reale – spiega a l’Attacco Pasqualone Pilone di Collettivo Mediante – un percorso che seppur caratterizzato da vari successi nei festival non aveva prima di venerdì scorso mai visto la prima ufficiale in sala. È stata la prima volta anche per lo stesso staff artistico che quindi potuto visionare il lavoro al cinema. L’autore ha sempre pensato di realizzare un film breve di 30 minuti, in un format ben preciso, accompagnato cioè da un reading poetico creato con testi scritti da Cavallari, protagonista e perfomer, cantante e poetessa italo-francese che ha collaborato molto con Edorardi anche su altri film”.
La Nuit racconta la storia della poetessa e cantante Lèlè e dell’artista Effe. Lèlè approda nella sua città natale per una tappa del suo tour nello stesso giorno in cui Effe inaugura in città una sua installazione. I due sono stati a lungo legati sentimentalmente e si incontrano in questa occasione, mesi dopo la loro dolorosa separazione. ”A fine serata - continua Pilone - il regista a sorpresa ha proiettato alla fine un inedito al pubblico, dal titolo Eternité, un estratto di una performance realizzata in una galleria abruzzese”.
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Stefano Odoardi è uno sceneggiatore, regista e artista visivo italiano che vive e lavora tra l’Italia e l’Olanda. Ha iniziato la sua carriera nelle arti visive, pittura e installazioni video, per poi dedicarsi prevalentemente al cinema dal 1999. I suoi film sono stati distribuiti in Italia e in Olanda e ospitati nei maggiori festival internazionali come Rotterdam International Film Festival, San Paolo – Brasile, Shanghai – Cina, Mumbai – India, Wroclaw – Polonia, Jeonju, Sud Corea, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti di pubblico e critica. È stato candidato al Ciak d’oro opera prima per il film Una Ballata bianca.