“Non è giustificabile tener fuori dalla graduatoria definitiva per l'assegnazione degli alloggi ERP centinaia di famiglie foggiane aventi diritto solo per la mancanza della sottoscrizione della domanda. Per questo chiedo con forza alla Sindaca Maria Aida Episcopo e alla tecnostruttura comunale di superare questo enorme problema, creato solo perché nel bando non è previsto il soccorso istruttorio”.
E' quanto afferma il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Pasquale Rignanese, che ormai da alcune settimane sta seguendo la vicenda relativa alla graduatoria definitiva che il Comune di Foggia sta per stilare riguardante gli alloggi popolari.
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“Mi auguro che il dirigente delegato alle Politiche Abitative, il Segretario generale Alfredo Mignozzi, di concerto con la commissione ERP, possa trovare una soluzione a quella che potrebbe configurarsi come una vera e propria beffa per ben 390 nuclei familiari - sottolinea Pasquale Rignanese -, che in questo modo sarebbero esclusi dalla graduatoria definitiva, dopo anni e anni di attesa”.
“In qualità di componente della commissione Bilancio del Comune di Foggia, inoltre, ho anche chiesto una riunione congiunta con la commissione consiliare Ambiente e Territorio, che si è svolta alla presenza del presidente di Asso Casa, Gerardo De Feudis. Quasi tutti i componenti delle due Commissioni hanno condiviso la mia proposta di aprire un nuovo bando, questa volta comprensivo di soccorso istruttorio, in modo da dare agli esclusi la possibilità di ripresentare la domanda, coinvolgendo anche le associazioni e i sindacati di categoria per aiutare le famiglie nella compilazione della modulistica prevista”.
Zone Transition
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“Questa riunione è stata svolta quasi due mesi fa e da allora - conclude Pasquale Rignanese - l'Amministrazione comunale non ha ritenuto di intervenire in una questione così importante per la città di Foggia. Perché l'emergenza abitativa è uno dei problemi atavici della nostra comunità cittadina e quando finalmente si sta per giungere ad una graduatoria definitiva delle famiglie aventi diritto ad un alloggio popolare, non è giusto escludere centinaia di concittadini solo per la mancanza di una firma su un modulo”.