Ci si attendeva una giornata burrascosa e così è stata. Le votazioni per la presidenza della Confcommercio a Foggia che hanno visto contrapporsi da un lato il big del turismo viestano Gigi Manzionna, sostenuto dall’ex numero uno Matteo Biancofiore, e dall’altro l’imprenditore di Accadia del settore Trasporti Antonio Metauro, membro del cda del Consorzio ASI di Foggia, ex vicepresidente di Confindustria, appoggiato dal presidente uscente Damiano Gelsomino, sono state a dir poco inverosimili. Ma partiamo dall’inizio: la struttura. Probabilmente non all’altezza della situazione, dato anche lo stato pandemico e il numero delle persone presenti. Forse si sarebbe preferita una sede più grande, con spazi più ampi e maggiormente accessibili, e che avrebbero permesso sicuramente uno svolgimento più tranquillo delle operazioni di voto.
E non finisce qui. Dopo la verifica dei poteri e l’ingresso dei soci, il putiferio. “Lei non ha diritto di voto, non dovrebbe stare qui”, “le rompo la faccia”, sono state solo alcune delle frasi ingloriose urlate dal primo piano e percepite da tutti i presenti – stampa compresa – stazionati ai piedi dell’edificio di via Miranda. Con l’agitarsi degli animi sono giunte sul posto diverse volanti di polizia e carabinieri. Digos compresa. Pareva di stare allo stadio ma così non era.
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“Già la convocazione dell’assemblea il giorno prima delle elezioni è una cosa assurda e fuori ogni regola – commenta a l’Attacco Manzionna – ci hanno impedito di fatto di votare, sono mancate le schede. E nel contempo hanno nominato il presidente dell’assemblea da soli, giustificando la scelta perché fatta in seconda convocazione. Ma si può mai votare senza un presidente condiviso? D’altronde era prevista una situazione del genere - aggiunge – quando manca il dialogo e si va muro contro muro. Hanno cercato di buttarci fuori – rincara – da qui la chiamata delle forze dell’ordine”.
“Dopo la costituzione dell’assemblea ci avrebbero dovuto dare delle schede per votare – aggiunge Maurizio Alfieri, presidente FIMAA Foggia Confcommercio – operazione mai accaduta perché la scheda è stata data solo agli amici degli amici. Tra l’altro un voto segreto non può essere svolto in questa maniera, tutti nella stessa stanza. Qualcuno ha fatto fotocopie e le ha buttate giù. Schede imbucate ancor prima dell’inizio dell’assemblea. Questa è la Confcommercio - evidenzia il dirigente - avevamo 3500 soci, di cui 1000 con diritto di voto. Pur di ottenere altri consensi hanno portato in essere concordati con i morosi indietro nei pagamenti anche di migliaia di euro. E con una piccola somma se la sono sbrigata, sono risultati “verdi”, quindi aventi diritto al voto. La Confcommercio è in mano a chi? A qualcuno che ha dieci cariche, tra l’altro presenti nei GAL, in Confidi, nel Terziario Donne, in Camera di Commercio, in Confcommercio e in tutti i suoi sottogoverni? Il potere in mano a soli quattro soggetti che accumulano cariche. Metauro è una brava persona – conclude - ma non si possono accettare queste cose”.
“Non sappiamo nulla su iscritti e deleghe – commenta un imprenditore del gruppo di Manzionna - non hanno dato numeri. Hanno eletto con un applauso il presidente dell’assemblea e due scrutatori scelti a caso. Nessuno ha potuto partecipare alla votazione. Nelle urne c’erano già le schede e nessuno ha controllato. E la vergogna l’hanno fatta gli stessi dipendenti della Confcommercio, persone che si sono prestate a questo scempio. Metauro prende oggi una Confcommercio spaccata e dovrà per forza di cose far parte del gioco o andrà via”.
Dopo appena un’ora Biancofiore e i suoi sono scesi dal palazzo e si sono recati al Comando provinciale dei Carabinieri per denunciare l’accaduto. Nonostante tutto le operazioni di voto sono comunque proseguite. Intorno alle 19.30 il verdetto. Antonio Metauro è il nuovo presidente dell’Associazione Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia. Eletti anche i sette componenti della Giunta: Davide Calabria (Lucera), Ciro Conte (San Severo), Pio Degirolamo (Manfredonia), Nunzia Dragano (San Giovanni Rotondo), Girolamo Notarangelo (Vieste), Lucia Latorre e Silvio Salvatori (Foggia).
Conti alla mano Antonio Metauro ha ottenuto 542 voti, Luigi Manzionna 59, mentre 8 sono state le schede nulle.
Zone Transition
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“Sono lusingato di essere stato chiamato a guidare la Confcommercio in Terra di Capitanata - ha dichiarato Antonio Metauro -. Il consenso molto largo, direi quasi plebiscitario che le urne hanno decretato mi carica adesso di una responsabilità che è mia ferma intenzione onorare, con la stessa passione che ho colto nella base, che ringrazio per la fiducia riposta in me e nell’Esecutivo, che andrà ad affiancare il mio lavoro in una fase complessa e delicata, ma altamente stimolante. Ai componenti della Giunta, eletta con criteri di rappresentatività territoriale - aggiunge il neo presidente di Confcommercio Foggia - va il mio auspicio di sostenere questo percorso con spirito di servizio e senso di appartenenza, per consolidare il ruolo dell’Associazione senza preconcetti di sorta, che, del resto, non hanno trovato spazio alcuno nemmeno nel solenne momento assembleare, fondato sul confronto democratico e sul pieno rispetto delle regole sancite dallo Statuto. Ringrazio tutta la tecnostruttura della Confcommercio per la dedizione che, quotidianamente, presta alla nostra Associazione. Sono certo che faremo un buon lavoro, insieme, nell’interesse di tutte le categorie rappresentate”.