Serve un finanziamento pubblico da 3,2 milioni di euro ad Unifg per realizzare 64 posti alloggio per gli studenti nell’ex Conventino, in una zona estremamente centrale del capoluogo daunio. Risorse che il rettore Pierpaolo Limone spera di intercettare grazie al PNRR. Ne ha discusso il senato accademico lo scorso 27 aprile.
Ad ottobre 2021 Limone e la commissaria dell'ASP dell'Addolorata Patrizia Lusi firmarono il contratto di comodato d’uso, della durata di 25 anni, relativo all’immobile ottocentesco che ospitò il monastero dei frati dominicani. A novembre 2021 il Ministero dell’Università e della ricerca disciplinò le procedure e le modalità di accesso al cofinanziamento di interventi per la realizzazione di strutture residenziali universitarie.
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Il programma di finanziamento si innesta nel PNRR e prevede lo stanziamento di 300 milioni di euro per raggiungere il traguardo di creare e assegnare almeno 7.500 posti letto aggiuntivi entro il 31 dicembre 2022 nell’ambito dell’obiettivo “Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti”. Sono ammissibili al cofinanziamento, tra l’altro, “gli interventi di manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione edilizia e urbanistica, restauro, risanamento, all’interno dei quali possono essere comprese operazioni di abbattimento delle barriere architettoniche e adeguamento alle vigenti disposizioni in materia di sismica e di igiene e sicurezza, di immobili esistenti adibiti o da adibire a strutture residenziali universitarie, nell’ambito dei quali è obbligatorio effettuare interventi di efficientamento e/o miglioramento energetico, ove non si attesti che l’immobile risulti essere già stato oggetto di tali ultimi interventi”. Le strutture residenziali realizzate grazie al cofinanziamento devono essere destinate prioritariamente (in misura non inferiore al 60% del totale, a condizione dell’esistenza di una sufficiente domanda) al soddisfacimento degli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi. Inoltre la normativa dispone che il valore degli immobili oggetto dell’intervento di riqualificazione viene considerato come apporto del soggetto al fine della copertura della quota a proprio carico dell’intervento stesso, a condizione che: gli immobili siano di proprietà dell’Università o nella piena disponibilità di quest’ultima in forza di concessione in uso gratuito o comodato gratuito per un periodo di almeno 25 anni (o 19 anni se si tratta di beni appartenenti allo Stato o in locazione); gli stessi immobili non siano utilizzati da almeno 2 anni come residenze universitarie, fatta salva l’ipotesi che si tratti di immobili realizzati precedentemente alla entrata in vigore della legge 30 marzo 1976, n. 373 (“Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici”), fermo restando che, in ogni caso la quota di cofinanziamento statale non potrà superare l’importo complessivo dei lavori.
Ebbene, l’Università di Foggia, grazie al contratto di comodato d’uso gratuito con l’ASP, ha la piena disponibilità dell’ex Conventino.
“L’Ateneo ha acquisita una perizia di stima che ha determinato il valore di mercato dell’immobile in 1.534.880 euro, applicando il metodo del Cost Approach basato sul costo di riproduzione deprezzato, in considerazione dell’assenza di transazioni di mercato o di canoni locativi riferibili alla specificità dell’immobile oggetto di stima”, ha spiegato Limone al senato accademico. “In base al numero di domande pervenute rispetto ai posti disponibili nei bandi annuali “Benefici e Servizi” emanati dall’ADISU – Puglia emerge che almeno dal 2015 ad oggi la domanda di posti alloggio da parte degli iscritti ai corsi di studio dell’Università di Foggia supera di circa 8,6 volte l’offerta. Dunque sussiste un oggettivo fabbisogno di posti alloggio per studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi”. Della questione si stanno occupando per conto di Unifg l’ingegnere Michele Turchiarelli, responsabile del Servizio Edilizia dell’Area Affari Tecnici e Negoziali di Ateneo, e l’architetto Gabriele Berardi, responsabile dell’Unità Manutenzione, avvalendosi anche della collaborazione del professor Adolfo Baratta, associato in Tecnologia dell’Architettura presso l’Università di Roma Tre, in forza della convenzione in essere tra i due Atenei.
Sono loro che hanno espletato una istruttoria tecnica e amministrativa finalizzata alla redazione di un intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile per trasformarlo in una residenza per studenti universitari da 64 posti alloggio da candidare a cofinanziamento. Il progetto prevede al piano terra 16 posti alloggio su 1.183,3 mq, al primo piano 39 posti alloggio su 864,9 mq, al secondo piano 9 posti alloggio su 258, 9 mq. Inoltre è previsto l’insediamento nella residenza di spazi comuni e di servizio: 3 sale studio, un bar per gli ospiti della residenza, una emeroteca, due cucine di piano e un’area area ristoro, una palestra per gli ospiti della residenza ma accessibile anche dall’esterno e un locale portineria, oltre ai locali tecnici. Limone ha sottolineato al senato che “il progetto mira a preservare i caratteri costruttivi, tipologici e architettonici dell’edificio, pur rifunzionalizzando la porzione di edificio interessata dal progetto e realizzando un ambiente confortevole, accessibile e sicuro per i futuri residenti”. “Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana che si propone di costruire il trait d’union tra il quartiere novecentesco a nord est, che comprende la villa comunale, e quello di espansione a est in cui sono dislocate gran parte delle strutture universitarie, con il centro storico, che a sua volta ospita gli spazi di ulteriori strutture universitarie e costituisce il passaggio obbligato per la zona ovest della città in cui risiedono le polarità sanitarie dell’Università”, ha puntualizzato il Magnifico. “La richiesta di cofinanziamento per l’intervento di riqualificazione dell’ex Conventino è pari a 3.198.607 euro a copertura dell’importo stimato e ritenuto congruo dei lavori e di quota parte degli arredi, mentre il valore dell’immobile pari a 1.534.880 euro, come quantificato dalla perizia estimativa, costituisce l’apporto dell’Ateneo per l’intervento, oltre alla restante quota parte degli arredi pari a 53.312 euro, IVA inclusa”.
Zone Transition
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Il senato ha dunque approvato la presentazione della candidatura per i fondi, mentre Turchiarelli è stato nominato responsabile unico del procedimento.