Si è tenuto ieri mattina, a seguito del pezzo pubblicato da l’Attacco, il vertice straordinario in Prefettura, alla presenza tra gli altri, della commissaria Magno, per porre argine al fenomeno della prostituzione in pieno giorno, in via Scillitani, di lato alla villa comunale e in pieno centro cittadino.
L’indagine sul posto è nata da una segnalazione in redazione di un lettore il quale, provocatoriamente, aveva proposto “di modificare il nome di via Scillitani in ‘via del Meretricio’, in quanto, quotidianamente, soggiornano prostitute, creando continuo imbarazzo ai genitori che passano di lì con i propri figli. Tutto ciò a pochi metri dai posti di blocco delle forze dell'ordine in piazza Cavour”, aveva scritto il lettore.
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Tra via Scillitani e via Monte Sabotino, dunque, un gruppo di 3-4 ragazzine di etnia rom si prostituirebbe alla luce del sole.
Il sopralluogo di verifica de l’Attacco si è sviluppato dalle prime ore del giorno fino alla metà mattinata di 2 giorni fa. A dire il vero, nessuna presenza nel lasso di tempo trascorso. Ma la conferma è arrivata da chi quella zona la vive quotidianamente.
“E’ ancora troppo presto, di solito arrivano in tarda mattinata e restano fino alle prime ore della sera. L’ora di punta è nel primo pomeriggio”, ha detto il titolare di un bar nelle vicinanze.
Tutte le fonti ascoltate da l’Attacco confermano che si tratta di ragazze molto giovani e di etnia rom. Un altro barista rivela di aver chiesto l’età ad una di loro: “Mi ha risposto 19 anni. Ma io non ci ho creduto. Era palese che fosse minorenne”.
Nessuna delle fonti ascoltate, però, ha saputo dire se ci siano protettori alle spalle delle giovani. Alcuni anziani che trascorrono il tempo all’Asd Cral Ataf in villa comunale attribuiscono lo sfruttamento alle famiglie delle ragazze, raccontando che ogni tanto le “lucciole diurne” si affacciano nel circolo per chiedere di andare al bagno o un bicchiere d’acqua.
Zone Transition
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Del fenomeno hanno contezza anche i carabinieri, incrociati da l’Attacco mentre erano di passaggio su via Scillitani. “In passato abbiamo ricevuto diverse segnalazioni – spiega uno di loro –. Le giovani sono state identificate e più volte allontanate dalla zona. Si tratta di ragazze di 18-20 anni. Alcune di loro abitano con le famiglie ai Quartieri Settecenteschi. La prostituzione in sé non è un reato, al più un illecito amministrativo che nei casi più gravi può costare il foglio di via – continua l’uomo in divisa –. Reati penali sono invece il favoreggiamento, l’induzione o lo sfruttamento della prostituzione. Fatti finora non ancora accertati”.