Nicola Canonico ci ricasca. Nel pieno del vortice elettorale nel quale è alla disperata ricerca del consenso unanime del volgo, cade nuovamente sulla buccia di banana. E adesso rischia per davvero di farsi male...
A distanza di poco più di due anni dall’episodio che lo vide grottescamente balzare agli onori della cronaca per il maldestro tentativo di mettere il bavaglio al nostro quotidiano, negandoci l’accesso allo stadio ed imputandoci di non essere mai stati particolarmente teneri verso la sua presidenza, mercoledì sera a poche ore dalla nota che ha fatto cadere definitivamente ogni perplessità sul suo ventilato disimpegno, il patron non ha trovato di meglio che indirizzare alla nostra testata (e a quella di Mitico Channel) una nota nella quale nel diffidarci dall’utilizzo di non meglio identificati video e foto di cui il club rivendica la paternità, ci addita come “sgraditi”.
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Intimandoci di non presenziare d’ora in avanti alle conferenze stampa indette allo stadio, di non intervistare i tesserati e di non presenziare a qualunque attività messa in essere dal sodalizio rossonero. Negandoci, al contempo, il più elementare diritto di cronaca. L’ennesimo autogol, insomma, di cui ora Nicola Canonico dovrà rendere conto nelle sedi opportune.
Con l’aggravante della colpevole complicità di chi al suo fianco non ha né le competenze né le attitudini per gestirne le sempre più frequenti nefandezze. Già, perché stiamo parlando di un atto illegittimo, oltre che di un episodio gravissimo, un vero e proprio attentato alla libertà di espressione (sancito dalla Costituzione), che si registra in queste ore a Foggia, sotto la presidenza di un dirigente la cui storia calcistica è in perfetta simbiosi con i suoi comportamenti.
Accade così che due testate giornalistiche vengano messe alla porta perché mai allineate ai desiderata del patron, che ha deciso di cogliere l’attimo fuggente per prendersi la sua rivincita personale nei riguardi di chi ha avuto l’unica colpa d’aver sempre e puntualmente riportato i fatti. Magari alimentando anche le polemiche, ma sempre costruttive. Canonico con il suo tentativo di censura mira ad azzerare il diritto di critica che le due testate nel suo triennio di gestione hanno sempre puntualmente garantito. In un panorama locale, oltretutto, sin troppo avvezzo ad assecondarne le palesi lacune.
Mitico Channel, nel frattempo è già passata al contrattacco, investendo della questione tutti gli organismi ed i sindacati che operano a tutela della classe giornalistica: in una nota ufficiale la web tv foggiana prende una posizione ufficiale rispetto all’accaduto: “Siamo di fronte a una palese violazione del diritto di cronaca e della libertà di stampa, principi tutelati dalla Costituzione - scrive il direttore responsabile Biagio Porricelli -, che le società sportive come qualsiasi cittadino italiano sono tenute a rispettare. La società Calcio Foggia 1920, peraltro, già adotta comportamenti discriminatori nei confronti di Mitico Channel da oltre tre anni nel tentativo di condizionarne la linea editoriale. Il signor Nicola Canonico nel comunicato stampa del 6 maggio ha fatto riferimento alla presenza di un ‘clima tossico’ come elemento ostativo al proseguimento del suo impegno. Ebbene, il tentativo di soffocare voci ‘non gradite’ è il primo fattore scatenante della tossicità di cui si lamenta e destabilizza l’intera comunità”.
“Nella qualità di direttore responsabile della testata assicuro chi ci segue che le intimidazioni messe in atto dall’attuale proprietà del Calcio Foggia 1920 anche questa volta non sortiranno alcun effetto e continuerò a garantire la piena libertà ai giornalisti della redazione. Auspico, altresì, un intervento immediato e una chiara presa di posizione da parte dell’Ordine dei giornalisti, delle rappresentanze sindacali, in modo particolare dell’Ussi, e degli organi di governo del calcio affinché si ristabiliscano relazioni rispettose dei ruoli che garantiscano il libero esercizio dell’attività giornalistica senza indebite pressioni e abusi”.
Zone Transition
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“Parimenti, ritengo che la Sindaca di Foggia, dottoressa Episcopo, che si è recentemente impegnata per risolvere la crisi determinata dall’annunciato disimpegno della proprietà del club rossonero, si debba esprimere in maniera netta a tutela del libero esercizio della libertà di stampa nello stesso ambito. Se ne faccia una ragione il signor Nicola Canonico: Mitico Channel è e resta libero e indipendente”.