Può un dirigente a tempo determinato inserire in una proposta di delibera comunale la propria stabilizzazione? Sì se si è a Foggia, dove porta la firma di Giuseppe Marchitelli – dirigente al personale, capo di gabinetto della sindaca e amica Marida Episcopo – il Programma triennale delle assunzioni di personale 2024/2026, che dovrà essere approvato dalla giunta nei prossimi giorni. A dicembre 2023 Marchitelli fece assumere una delibera che prevedeva poche assunzioni, non coincidente col piano attuale, che prevede una capacità assunzionale molto più elevata. Eppure l’ente aveva già la possibilità di fare concorsi e potenziare la tecnostruttura, essendo quel piano legato solo alla sostenibilità finanziaria dell’ente e non all’uscita certificata dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Quante assunzioni, detto più concretamente, si sarebbero potute già fare andando ad attenuare la grave carenza di organico che affligge l’ente a fronte di una dotazione che prevederebbe 926 unità? Una criticità che Episcopo e i suoi lamentano quotidianamente, facendone peraltro l’alibi dietro cui tentare di nascondere l’oggettiva incapacità ad oggi di raggiungere un solo obiettivo tra quelli prefissati.
Il nuovo piano mostra anche altri aspetti interessanti. “Il piano denuncia lo stato confusionale e di scarsa competenza in cui l’ente va procedendo in una materia molto tecnica”, spiegano a l’Attacco alcuni addetti ai lavori. “Si procede, per esempio, ad individuare figure senza un criterio di logica, come nel caso di funzionari per i beni culturali. Poi si pensa ad assumere diverse figure per i sistemi informatici mentre l’ente va affidando in house ad AM Service tutta la linea di attività. Assurdo! Per questo le relazioni sindacali sono state interrotte sul nascere. Dopo otto mesi non sono stati capaci di procedere ad un bando di mobilità per dirigenti, men che meno a bandire un concorso che rimane la via maestra. Anche le ragioni degli interpelli andati a vuoto mostrano la vischiosità dell’amministrazione. Possibile che non vada bene nessuno? E poi si propone di stabilizzare un dirigente a tempo determinato ex articolo 110 Tuel, Marchitelli, arrivato al Comune a seguito di una procedura comparativa che non prevedeva scorrimento, la stessa procedura dove il soggetto in questione si era collocato alle spalle della vincitrice Concetta Valentino. Queste sono procedure illegittime sulle quali Anac e Corte dei Conti sono già state allertate. Anche tale previsione la dice lunga sullo stato confusionario in cui l’ente si dimena, con lo stesso dirigente che firma la proposta con la propria stabilizzazione”.
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La previsione di stabilizzazione di Marchitelli è contenuta nel grafico delle assunzioni 2026, dove per due dirigenti tecnici-amministrativi si indica la “selezione pubblica anche ai sensi del DL 44/23”. Ciò solleva almeno due questioni: da un lato è firmata dallo stesso interessato nella veste di dirigente al personale; dall’altro appare ai sindacati della dirigenza pubblica come un atto illegittimo. Il caso è noto: funzionario del settore finanziario del Comune di Sant’Agata di Puglia, il 50enne arrivò nell’ente capoluogo con Landella sindaco come componente dell’Organismo collegiale indipendente di valutazione della performance (OIV), fino a maggio 2022.
Dopo le dimissioni di Concetta Valentino, durante il periodo commissariale, l’ex segretaria generale D’Ambrosio attinse da quella stessa graduatoria (impropriamente, secondo alcuni esperti della materia) e chiamò Marchitelli a coprire il ruolo di dirigente amministrativo a tempo determinato. Quando Episcopo si insediò nell’autunno scorso, Marchitelli stava facendo causa all’ente, davanti al giudice del lavoro, rivendicando che il contratto durasse almeno tre anni. La sindaca decise di confermarlo, cambiando idea al riguardo nel giro di poche ore. Circola l’indiscrezione di un’antica conoscenza con la famiglia di Marchitelli legata agli anni in cui Episcopo fu a capo dell’Ufficio scolastico provinciale. Da quel momento gli errori o le inerzie sono stati molteplici, finendo all’attenzione della stampa e del consiglio comunale, eppure Episcopo non ha agito in alcun modo nei confronti del proprio pupillo.
Ma è legittima o contra legem, come dicono gli addetti ai lavori e i sindacati, la stabilizzazione di Marchitelli? “La stabilizzazione, intesa come riserva nei concorsi pubblici, non opera per coloro che sono stati assunti dall’esterno ex articolo 110 del d.lgs. n. 267/2000, ma per i dipendenti a tempo indeterminato a cui sono stati conferiti incarichi dirigenziali o di responsabilità. Non richiede che la riserva operi nello stesso concorso, essendo sufficiente che sia prevista nella programmazione ed avviata contestualmente”. Sono queste le indicazioni fornite dal parere dell’ufficio legislativo del ministro per la Pubblica Amministrazione.
Zone Transition
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Questo piano, da quanto trapela, acuisce la distanza e i contrasti tra amministrazione Episcopo e i sindacati del pubblico impiego e della dirigenza in particolare. Risale allo scorso 16 aprile l’ultima riunione tra le parti sul tema della tecnostruttura comunale, conclusasi con la promessa della sindaca di riconvocazione al più presto. In realtà il tavolo non si è mai più riunito da allora, col risultato che l’operato dell’ente appare al di fuori delle metodologie di una p.a. Il nuovo piano andava discusso coi sindacati, che ribadiscono da tempo ad Episcopo come siano prioritari i concorsi e la mobilità, anziché interpelli che vanno a vuoto. Perché non si indice un bando per la mobilità destinato a quanti sono già dirigenti? La sensazione è che ci siano veti incrociati e freni posti dalla politica e dai partiti.