Modificati in “tentativo di peculato” 6 dei 10 reati di peculato inizialmente contestati all’ex Presidente del Consiglio comunale di Foggia, Leonardo Iaccarino, nel procedimento sul presunto giro di tangenti a Palazzo di Città.
I pm Roberta Bray ed Enrico Infante, questa mattina in Corte d'Assise, al termine della disamina - con cui hanno eccepito l’inammissibilità dell’incidente probatorio e delle intercettazioni sollevate precedentemente dalla difesa degli imputati, chiedendo, infine, alla gup di ammettere le prove in giudizio – hanno presentato alla giudice Bencivenga, e dunque depositato, la modifica di alcuni dei capi di imputazione contestati all’ex Presidente del Consiglio comunale.
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Perché, hanno spiegato i pm in aula “il Comune ebbe modo di sospendere i pagamenti dei fornitori richiesti da Iaccarino nel momento in cui si venne a sapere del procedimento a carico di Iaccarino”.
E’ uno degli elementi di novità emersi dall’udienza per l’eventuale rinvio a giudizio dei 18 imputati a vario titolo nel procedimento.
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Nuovo appuntamento il 10 ottobre, quando la gup scioglierà le riserve sulle eccezioni presentate in aula.