“L’unico giudizio su Magno&Co può esser sulla bonifica dell’ente”

“Per ragioni obiettive, ritengo non sia facile valutare, per un osservatore esterno e in assenza di riscontri certi ed obiettivi, se l’applicazione della norma e la conseguente gestione commissariale abbiano sortito gli effetti sperati e cioè recidere le metastasi che hanno contaminato la macchina amministrativa, in un contesto, tra l’altro, caratterizzato da presunti fenomeni corruttivi”, spiega. “Chi ha letto gli atti sa perfettamente di quante e quali gravi anomalie si siano registrate negli ultimi anni, tra cui, a mio parere la più emblematica se non paradossale, l’affidamento del servizio di videosorveglianza, strumento fondamentale (e spesso determinante) per l’individuazione degli autori dei reati, a ditte contigue ad ambienti della criminalità organizzata, eludendo i controlli previsti dalla normativa antimafia, come acclarato dalla relazione prefettizia. Siamo tutti ben consapevoli che la situazione attuale è figlia di anni di sottovalutazione del fenomeno criminale, ma ora lo Stato con tutte le sue articolazioni, dopo il martirio dei fratelli Luciani, ha invertito la rotta portando avanti un’incessante e martellante azione di contrasto alla criminalità. Ed in questo contesto, considerato che è in gioco il supremo interesse di un’intera comunità, non possiamo che porre la nostra piena fiducia in coloro che dovranno assumersi la responsabilità di una decisione così importante e delicata per il futuro della nostra città”. L’Attacco lo ha intervistato.

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Che giudizio dà dell’operato, ad oggi, dei commissari?

Parto dal presupposto essenziale: bisogna ricordare il motivo per cui la commissione straordinaria è stata nominata, ovvero bonificare l'ente. Non è stata nominata perché chi stava prima non era in grado di governare la città ma perché la macchina amministrativa era stata contaminata da infiltrazioni mafiose. Il suo compito è ricreare uno stato di legalità all'interno del Comune. Il giudizio da esprimere è soprattutto questo: se i commissari sono stati in grado di eliminare le metastasi che hanno intaccato la macchina amministrativa dell'ente.

Questa bonifica sta riuscendo?

Noi non possiamo dire se la bonifica sia stata fatta, non sappiamo cosa sia successo o cosa stia succedendo. Auspico che la commissione sia stata finora in grado di fare quanto rappresenta il suo compito. Saranno i commissari a dire se hanno effettivamente reciso certi legami e scongiurato il pericolo di infiltrazioni e condizionamenti. E’ chiaro quello che è successo nel Comune di Foggia è devastante. Se i problemi non sono stati risolti in anni di amministrazioni che si sono succedute non possiamo pretendere che tali questioni incancrenite siano risolte in breve tempo dai commissari, che governano l'ente per 18 o 24 mesi.

Evidentemente, se è stata chiesta la proroga è perché i commissari ritengono di dover continuare il proprio lavoro, dunque di non averlo ultimato.

Ho sempre detto che i commissari vanno lasciati lavorare, senza tirare le loro la giacchetta. Mi sovviene ora anche quanto scrissi a chiare lettere dopo le elezioni, quando posi l’interrogativo di cosa ci facevano i criminali nei seggi elettorali. Nella relazione del ministro sullo scioglimento si dice esattamente la stessa cosa, ovvero che c'è il serio problema che ci possano essere condizionamenti al prossimo voto.

Rispetto ai primi tempi, quando arrivavano dal solo centrodestra spodestato polemiche verso l’operato dei commissari, oggi è evidente come anche da Pd e M5S ci sia un atteggiamento molto più critico. Cosa ne pensa?

Governare una città è la cosa più difficile di questo mondo, governare Foggia è cento volte più complicato, farlo da parte di chi non conosce la città è un'impresa titanica. Forse se un invito si può rivolgere ai commissari è quello di avere una maggiore apertura e disponibilità al confronto, per un coinvolgimento effettivo della comunità, nella quale ci sono tante forze sane ed espressioni di rilievo nella società civile.

Sono critiche gratuite o condivisibili quelle che ascolta?

Molte accuse rivolte ai commissari sono strumentali, altre fondate. Ritengo che su alcune cose si stia facendo bene, vedo molti lavori stradali in corso in quest'ultimo periodo a Foggia.

Il mancato ascolto è stato da ultimo lamentato rispetto alla decisione, irremovibile, di rinnovare il contratto con Amiu Puglia spa per il servizio di igiene urbana per i prossimi 9 anni, nonostante in tanti chiedano piena trasparenza con una gara europea. Che idea ha rispetto ad Amiu?

Sarei più propenso a continuare con Amiu, in quanto soggetto pubblico. Specie in considerazione del momento storico che la città capoluogo vive, non mi avventurerei in rapporti con imprese private. Lo dico sia per la salvaguardia dei livelli occupazionali che per altre problematiche che si potrebbero innescare e che non sarebbero di facile risoluzione. Ma se è vero che il rapporto deve continuare con Amiu dovrà avvenire sulla base di condizioni diverse, in modo notevolmente differente, ovvero con clausole stringenti. Foggia deve essere pulita come Bari. Le critiche di alcuni partiti, dopo 9 anni in cui hanno avuto la possibilità di cambiare le cose rispetto ad Amiu e non l'hanno fatto, mi fanno chiedere perché si lamentano soltanto oggi.

La Lega è stata la sola a lanciare l’idea di tornare ad una società in house del solo Comune di Foggia, com’era Amica spa, travolta dal fallimento e dalle infiltrazioni mafiose.

Se società pubblica deve essere, a gestire il servizio di igiene urbana, allora tanto vale restare con Amiu. Sarebbe un dispendio di risorse andare su altre strade.

Amiu però non risponde su tante questioni, come sul caso degli inerti, che vede a Foggia il record nazionale per l’incidenza sul risultato totale della raccolta differenziata.

Non saprei dire, non conosco il caso degli inerti.

Pensa che il nuovo governo di centrodestra possa in qualche modo incidere sulla decisione relativa alla proroga dei commissari?

Non credo affatto che la politica possa influenzare tale valutazione. E’ in gioco il destino di una città che ha sofferto tantissimo ed è stata travolta da uno tsunami.

Come reputa l’azione amministrativa dei commissari? Su appalti e assunzioni sono andati avanti.

Direi che l’azione è proseguita speditamente e in maniera convincente rispetto ad appalti e assunzioni. Questo è, almeno, quello che noi vediamo come atti assunti dei commissari.

Una delle critiche che più si fanno, nei Comuni sciolti per mafia, è che alla rimozione della classe politica non corrispondono simili azioni nella tecnostruttura. A Foggia? Entro fine anno saranno assunti 3 dirigenti e le tre Alte Specializzazioni, alcune deleghe sono state spostate e le due dirigenti scelte da Landella sono state confermate dai commissari.

Non sapevo dei tre nuovi dirigenti e delle Alte Specializzazioni in arrivo. E’ estremamente positivo che arrivino nuovi dirigenti entro fine anno. Le modifiche ci sono state nella macchina amministrativa, c'è una ristrutturazione profonda del quadro dei dirigenti.

Cosa chiede ai commissari per il loro ultimo (presumibile) anno a Palazzo di città?

Una collaborazione vera, un coinvolgimento reale della comunità.

Su cosa in particolare?

Il nervo scoperto resta, forse, creare le condizioni per una maggiore sicurezza urbana. E’ un tema molto sentito dalla comunità ed è quello che continua a relegare Foggia alle ultime posizioni delle classifiche nazionali, visto che incide notevolmente sulla qualità della vita.

Elezioni comunali, probabilmente nell’autunno 2023. E’ ottimista rispetto all’alleanza centrosinistra-M5S? Il presidente della Regione Michele Emiliano la perora da tempo ma i pentastellati affermano che devono attendere indicazioni da Roma, ovvero dal loro leader Giuseppe Conte.

Dico solo che bisognerebbe pensare essenzialmente al bene della città, al di là delle indicazioni che possano giungere ai partiti da Roma. Io ho sempre dato per scontato una interlocuzione col M5S. Per me il rapporto con i pentastellati era scontato negli scorsi anni, quando sedevo in consiglio comunale.

Crede che aver vinto le politiche e stare al governo del Paese possa rigenerare il centrodestra? vede un effetto traino o ritiene che vada soprattutto appurato che saprà ripartire dalla promessa di fare pulizia nei partiti e liste, dopo i fatti gravi avvenuti?

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Non mi posso sbilanciare sul centrodestra. Di certo bisognerà vedere se alle parole seguiranno i fatti.