A metà dicembre scadono i termini di legge per la pressocché certa proroga del commissariamento del Comune di Foggia, sciolto per infiltrazioni mafiose lo scorso anno. La prassi è tutta a favore della concessione di altri 6 mesi al mandato, oggi di 18 mesi, dei commissari straordinari Magno, Giangrande e Grandolfo. Ma i tre devono fare i conti con critiche e polemiche sempre più trasversali nel mondo politico e nell’opinione pubblica cittadina rispetto al loro operato. Né mancano le posizioni contrarie all’interno della tecnostruttura comunale, dove i mugugni e le perplessità sono diversi di fronte alle decisioni di Magno & Co. L’ultima pietra dello scandalo è la scelta di rinnovare il contratto con la partecipata Amiu Puglia spa per altri 9 anni, nonostante il risultato del servizio appaia a chiunque insoddisfacente e sebbene l’indizione di una gara europea e la previa ricerca di soluzioni migliori sul mercato garantirebbero maggiore trasparenza.
“I commissari non cambiano idea su Amiu pur a fronte dei disservizi evidenti, ma ora si sta verificando un ulteriore problema”, commentano fonti beninformate a l’Attacco. “Diversi cittadini hanno inviato lettere per comunicare che non intendono pagare l’intero importo della TARI e che ne pagano soltanto il 20%. Si rifiutano di versare anche il restante 80%, sostengono di averne diritto visto il pessimo servizio di igiene urbana in città”.
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Negli ultimi due giorni almeno nelle zone centrali è tornata la pulizia attesa da lungo tempo, ma quanto durerà? “La sensazione è che tra qualche giorno ritornerà il caos. E comunque le aree periferiche sono rimaste sporche, in preda ai rifiuti in strada”, osservano alcuni cittadini.
Resta poi da capire quando si terrà l’incontro tra commissari, dirigente all’ambiente ad interim (l’ingegnera Concetta Valentino) e il direttore generale di Amiu Antonello Antonicelli, saltato giovedì scorso. Quel giorno Antonicelli si recò al festival Ecomondo di Rimini, insieme all’assessora regionale all’ambiente Anna Grazia Maraschio. “La riunione dovrà essere recuperata a breve, a quanto pare anche la seconda relazione redatta dalla dirigente Valentino per spiegare la convenienza di restare con Amiu sarebbe tutt’altro che esaustiva”, commentano i beninformati. I rifiuti non sono, peraltro, l’unico tema su cui i commissari incontrano critiche.
C’è chi storce il naso anche di fronte all’avviso pubblico del Comune, che scadrà oggi, finalizzato all’individuazione di soggetti operanti nel settore per la organizzazione e gestione di attività culturali, manifestazioni, eventi, spettacoli, concerti, da tenersi nel periodo natalizio. “Le proposte pervenute all’amministrazione saranno tutte valutate a giudizio insindacabile della commissione straordinaria del Comune di Foggia, dopo la verifica istruttoria da parte del Servizio Cultura”, vi si spiega.
“La selezione delle proposte avverrà tenendo conto dell’originalità della proposta, del suo valore culturale, della capacità di rievocare l’atmosfera natalizia, con valutazioni che tengano altresì conto della congruità dei costi e di un gradimento unanime. Per quest’ultimo criterio è opportuno sottolineare che il giudizio della commissione, la valutazione e la conseguente scelta delle proposte sono lecitamente discrezionali e soggettive, trattandosi di prestazioni artistiche e di spettacolo”.
“Il piano di sicurezza, che prima era a carico del Comune, ora sarà a spese dei proponenti, così come la SIAE”, commenta un addetto ai lavori a l’Attacco. “Poi c’è l’anomalia della mancata indicazione, in altro atto adottato dai commissari, della dotazione finanziaria a disposizione”.
La RUP è l’attuale dirigente del Servizio cultura Maria Concetta Valentino, che il 15 dicembre lascerà Foggia per far ritorno all’ente di provenienza, ovvero il Comune di Cerignola. Quel che trapela da Palazzo di città è che la delega al personale, oggi gestita da Valentino, passerà alla segretaria generale Maria Giuseppina D’Ambrosio.
Mentre rispetto all’installazione delle luminarie natalizie, che deve avvenire entro l’8 dicembre (festa dell’Immacolata, che tradizionalmente dà il via alle feste), si rileva l’assenza ad oggi della gara per tale affidamento, sicuramente superiore alla soglia dei 40mila euro.
Zone Transition
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C’è, infine, un’ultima indiscrezione che fuoriesce dagli uffici comunali: l’ente dovrà pagare oltre 3 milioni di euro per le sole spese di corrente elettrica, a conferma di come il caro bollette danneggi pure le pubbliche amministrazioni. “Nel frattempo, continua a pagare le bollette a Parcocittà, dove le volture non sono mai state fatte…”, osserva un ex eletto.