Smuovono gli inferi per fare il Sindaco a Foggia, Majin Emiliano (che ingloba tutti i suoi avversari) battezza pure Mainiero

Carattere
  • Più Piccolo Piccolo Medio Grande Più Grande
  • Predefinito Helvetica Segoe Georgia Times

L’epigrafe dell’opera pionieristica “L’interpretazione dei sogni” di Freud riporta una delle espressioni più celebri del poema virgiliano l’Eneide. Essa recita: "Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo" (Se non riuscirò a muovere gli dei del cielo, smuoverò gl’inferi) ed era esclamata da Giunone in senso di sfida verso l’Olimpo. Avulsa dal suo contesto originale, ha finito per diventare una sorta di espressione 'machiavellica' e minacciosa per indicare la volontà di fare qualunque cosa pur di raggiungere il proprio scopo. Freud nel 900’ ne ha dato particolare risalto facendolo diventare il motto della nuova scienza che si accingeva a fondare: la psicoanalisi. Smuovere gli inferi indica il sollecitare gli impulsi e le parti più recondite e perverse della mente umana, l’emotività del subconscio e l’istinto primordiale dell’inconscio.
L’obiettivo è di superare le spinte dell’Es ed i blocchi morali del Super Io per poter sbloccare le porte della psiche e realizzare il proprio Io. Ma perché iniziare con la psicanalisi? Ovvio, perché oggi parliamo della politica foggiana!

Convegni, associazioni, consulte, incontri (segreti e non), manifesti e presentazioni, qualsiasi nome si utilizzi, ad una lettura un po’ più esperta, è ben chiaro l’intento di proselitismo politico e lancio della propria proposta. Non lo dico certo con stigma o con quell’insensato tono di complottismo social, è un legittima riaffermazione della vita collettiva di questa città.

Carousel Banner 1

Carousel Banner 1

Mercati di Citta
Mercati di Citta
Mercati di Citta
Mercati di Citta
Mercati di Citta

Carousel Banner 2

Carousel Banner 2

Siamo in piena fase di riorganizzazione in vista del decisivo 2023 e sotto il cielo dell’intoccabile “burocrazia celeste” si sta agendo proprio smuovendo gli inferi, la rabbia e l’esasperazione della cittadinanza punita e disgregata. Settimana scorsa abbiamo analizzato il concreto rischio che hanno i Comuni sciolti per mafia di rifinire nelle mani di chi quello scioglimento per infiltrazioni mafiose lo ha causato (ed i precedenti elencati dalla Commissione Parlamentare Antimafia dimostrano un vero e proprio trend). Di conseguenza abbiamo visto cosa sta già succedendo nel campo del centro-destra, conteso tra i partiti tradizionali nella loro azione disperata di pulizia e rinnovamento ed i volti dei soliti noti (Landella-Di Donna), tutt’altro che arresi, disposti ad inondare il terreno di liste civiche ed operazioni di camouflage.

Se questo vi è sembrato un rompicapo allora impazzirete nel cercare di comprendere cosa avviene nel campo avverso. Un assunto da cui decido di partire, in contrasto a quello che tanti altri opinionisti danno erroneamente per certo, è che il candidato Sindaco del csx non sarà Pippo Cavaliere. L’ingegnere è indubbiamente presente ed attivo in questa fase di analisi e ricostruzione del dibattito pubblico, sarebbe anche legittimato a rivendicare il ruolo da primo cittadino dopo delle elezioni nel 2019 certificate come inquinate dalla malavita, ma pare che non andrà così. E’ rimasto troppo scottato, e non c’è da biasimarlo, dalla traumatica esperienza di oppositore principale ad una maggioranza sciolta per mafia. Le sue denunce in prima persona gli hanno causato minacce e vuoti intorno. Inoltre sa bene di aver avuto anche avversari ed ostacoli interni, candidati di coalizione che hanno promosso il voto “disgiunto” contro di lui ed altre perverse anomalie. Le sue partecipazioni pubbliche sono in qualità di conoscitore della politica cittadina e per il suo impegno antimafia, non hanno un secondo fine elettorale. Tutto poi può succedere ma ad oggi è così.

Attualmente a smuovere più di tutti gli inferi è Giuseppe Mainiero che è al suo secondo evento politico pubblico, dopo quello della scorsa estate al Mirage. Questa volta è riuscito a farla grossa non solo presenziando nel contesto educativo ed apolitico di Parcocittà, ma portando sullo stesso palco pezzi di società civile e politici di lunghissimo corso di tutti i colori. Sul punto Parcocittà sono scoppiate polemiche social relativamente all’utilizzo politico che si è fatto della struttura, ma evidentemente si è venuta a creare una vera e propria “trappola”. Mainiero ha fatto richiesta della struttura non come politico o partito ma come comitato civico, ed abile com’è nell’utilizzo della burocrazia, pare abbia scavalcato gli stessi gestori arrivando sino alla Commissione. Con queste manovre ha messo tutti spalle al muro; non concedergli la struttura avrebbe significato una sequela di denunce di gran lunga superiori alle polemiche attuali (e lui è un sommo maestro in questo). La scelta scomoda ed a tratti drammatica per la struttura era tra il farsi accusare (come avvenuto) di essere in proroga tecnica da più di un anno proprio perché propensi a far usare quello spazio per “prove di coalizione” eterodirette dall’alto, e l’essere additati (a seguito di eventuale rifiuto) come quelli che si sarebbero “barricati” lì dentro senza dare ospitalità ai “liberi cittadini” che non rispondo ad uno specifico partito di riferimento.

Entrambe le versioni sono false, sia chiaro, ma la brutta situazione che si è venuta a creare, tra lassismo amministrativo-dirigenziale ed assenza di bandi e prospettive, ha di fatto imbrigliato in una morsa distorta gli attuali gestori che vorrebbero invece solo occuparsi delle loro attività educative, pedagogiche e ludiche in santa pace. Il pandemonio in realtà non è stato causato tanto dalla presenza di Mainiero in sé, ma dalla benedizione in prima persona del Presidente della Regione Michele Emiliano che per l’occasione ha disdetto persino un incontro elettorale a Molfetta.

Emiliano vuole riprodurre qui quello che fa ovunque: coalizioni immense e trasversali sotto la sua Egida. “Ma Mainiero è un apologeta del fascismo!” - tuona qualcuno. No problem, ti risponderebbero, è già successo a Nardò con Pippi Mellone che fa le adunate dei camerati in piazza. Nell’anfiteatro c’erano allegramente Cusmai, Ursitti (Lega), Cavaliere, Mainiero, D’Urso, ex comunisti, cattolici, ambientalisti, associazioni, cittadini moderati, cittadini incazzati, tutti. Emiliano, scusate il riferimento non per tutti ma adatto per spiegarlo ai giovani, è come Majin Bu della saga di Dragonball. Grosso, rosa e gommoso? No, o meglio non solo, mi riferisco alla capacità unica e micidiale di assorbire tutti i suoi nemici, ma anche gli alleati stessi, acquisendone energie e specialità. Le battaglie a viso aperto con Majin Emiliano vengono di fatto annichilite. Lui non combatte né sconfigge i suoi avversari, li ingloba dentro di sé. Lo ha fatto con Simeone Di Cagno Abbrescia a Bari, con Rocco Palese (ed altri) alla Regione, ci avrebbe provato persino con Landella qui ed adesso con queste mega-coalizioni. Sull’incontro di Parcocittà è arrivato anche il benestare della Assessore 5S Rosa Barone, fulgido esempio della strategia, precorritrice in Italia, di inglobare addirittura i 5stelle nel governo, a scapito anche di quello che possa pensare la base.

A proposito, ricordate che nel 2019 avevamo anche il candidato Sindaco proprio dei 5 stelle? Ebbene Giovanni Quarato ora rappresenta un’altra mina vagante innescata sotto la superficie. “Galeotto fu quel prosecco”. L’ingegnere, sentendosi di fatto espulso dal M5S per un drink di troppo con una parlamentare fuoriuscita dai pentastellati (Francesca Troiano), è già attivo nell’organizzare la sua nuova avventura civica. Chiaramente quel brindisi è stato un pretesto finale, frutto di dissidi interni che si trascinano sin dalla sua ostinazione di non dimettersi dalla Commissione Ambiente e Territorio durante l’amministrazione Landella. Una scelta (anche con le migliori intenzioni) che gli ha messo contro tutti i leader territoriali del Movimento e una buona parte di base. Lui però è fermo nel rivendicare la scelta e nell’affermare che non accetta lezioni di purezza da chi è entrato nel governo Emiliano contro il voto degli iscritti, e da chi a livello nazionale ha governato oramai con tutti indistintamente.

Tra i civici progressisti ad avere il merito di giocare a viso scoperto è indubbiamente Antonio De Sabato che ha lanciato, anche provocatoriamente, la candidatura a Sindaco già da un anno circa. Acheronta movebo per lui sarebbe un motto quanto mai azzeccato perché di fatto i suoi incontri sono mobilitazioni di società civile ed associazioni di tutti i tipi che rivendicano spazio e pongono istanze, in antitesi sia alla vecchia malamministrazione corrotta che a commissari sordi e distanti. Sarà sufficiente per affermarsi in una città come Foggia? Io credo che serva un nome più altisonante, non a caso gli ho consigliato di provare ad intercettare Vladimir Luxuria (sulla quale scrissi una mia suggestione tempo fa su queste colonne). Sia lei che Daniela Marcone (tutt’altra area sia chiaro), ed altri volti catalizzatori, sembrano reticenti ancora nel caricarsi di quest’onere così gravoso.

Sono molto sincero, l’ipotetica scena a furor di popolo dell’ex PCM Giuseppe Conte (e lo stesso Emiliano) in piazza Cesare Battisti a Foggia con sottobraccio il/la candidato/a Sindaco di larga coalizione scelto e strafavorito per la vittoria me la riesco già limpidamente a prefigurare in mente. Riesco a definire anche i dettagli di questa immagine ma il viso del neo Sindaco mi appare oscurato, sarà l’ultima delle decisioni e pare non ci sia la voglia di bruciare nomi adesso. Le ipotesi suggestive Curtotti, Vigilante, Silvis o chiunque altro saranno discusse seriamente solo a giochi fatti, una volta formalizzata a Foggia l’alleanza giallo-rossa tra M5S e PD, in trattativa ma non ancora assodata.

Zone Transition

Zone Transition

Continuando a sondare il terreno emergono nel campo dei partiti istituzionali come proposte credibili, autorevoli e professionali due avvocati di alto profilo nazionale: Michele Vaira per il centro-sinistra e Luigi Miranda per il centro-destra. La sfida stessa tra i due sarebbe molto interessante e darebbe certezza di vera discontinuità con le ultime amministrazioni in città. Miranda però è stato Presidente del Consiglio del Landella 1 ed è passato alla Lega Nord prima di quanto facesse l’ex Sindaco in quella folle estate del 2020; entrambi gli elementi giocano a suo grosso sfavore. Il punto è che essendo entrambi nell’alveo tradizionale dei partiti potrebbero non avere l’incarico dall’alto e/o mandato dal basso necessari in una struttura così più complessa e gerarchica rispetto alle liste civiche. Forza Italia a Foggia è ancora forte, di certo sta molto meglio della Lega e guarda con più favore a Raffaele Di Mauro, così come l’exploit di Fratelli d’Italia in tutto il Paese promuove il partito della Meloni nell’insolito ruolo di mazziere. La sezione foggiana lo ha già scritto chiaro e tondo: saranno loro a decidere il candidato sindaco per la destra.

Clicca qui per Partecipare ai nostri Questionari Chiudi

Partecipa al Questionario di FORGARGANO

QUESTIONARIO SUL PROGETTO FORGARGANO

Gentili visitatori, aiutateci a migliorare il turismo nel Parco Nazionale del Gargano. Le vostre opinioni sono preziose! Grazie per la vostra partecipazione!

Questionario

Partecipa al Questionario di INNOVALEGUMI

QUESTIONARIO SUL PROGETTO INNOVALEGUMI

Invitiamo tutti i visitatori a partecipare al nostro questionario sul Progetto Innovalegumi, nell'ambito del PSR 2014-2020, Misura 16.2, Focus Area 2a. Il progetto mira a migliorare la coltivazione delle leguminose nelle aziende cerealicole pugliesi attraverso la selezione di varietà ottimali e l'adozione di tecniche innovative. Le vostre risposte ci aiuteranno a comprendere meglio le esigenze del territorio e a sviluppare soluzioni efficaci. Grazie per il vostro contributo!

Questionario

   banner whatsapp canale 700

 

testatina dillo al direttore WEB

 

CONTENUTI SPONSORIZZATI

Migliora la tua esperienza: installa la nostra app ora!

Ottieni accesso immediato alla nostra app installandola sul tuo dispositivo iOS!
È sufficiente toccare il pulsante Share (condividi) in basso allo schermo,
poi selezionare Add to Home Screen (Aggiungi alla schermata Home).
Segui le istruzioni per aggiungere l'icona della nostra app alla schermata Home per un accesso rapido e facile.
Goditi una navigazione senza interruzioni e rimani connesso ovunque tu vada!

× Installa l'app Web
Mobile Phone
Offline: nessuna connessione Internet
Offline: nessuna connessione Internet