Nella foresta dei riconoscimenti di qualità dei piccoli comuni, Biccari li ha collezionati quasi tutti. Quello denominato "Virtuoso" è addirittura l'unico della provincia di Foggia e tra i pochissimi della Puglia. La rete nazionale attualmente ne conta 136, quasi tutti al nord, ma è al sud che i dirigenti vogliono fare campagna acquisti, tanto che nel fine settimana l'hanno fatta direttamente sul posto,
con l'arrivo di Asia Trambaioli, vice sindaco di Gaiba, vicino Rovigo.
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Ma si fa presto a dire comune virtuoso, perché in effetti ci vogliono una serie di requisiti, in pratica delle buone prassi, in termini di capacità di accoglienza, vivibilità materiale e digitale, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, efficacia nello sfruttamento del territorio e più in generale la presenza di piani strategici di sviluppo, in funzione di una vera e propria cittadinanza attiva.
Ma a Biccari e in altri centri della Capitanata, specie sui Monti Dauni, queste sono caratteristiche quasi naturali, acquisite in anni di lavoro e impegno sui territori, e in effetti l'intervento dei sindaci di Alberona (Leonardo De Matthaeis), Pietramontecorvino (Raimondo Giallella), Casalvecchio di Puglia (Noè Andreano), Candela (Nicola Gatta), Ordona (Adalgisa La Torre) è stato indicativo di quanto interesse ci sia per l'adesione, manifestata anche da quello di Roseto Valfortore, Lucilla Parisi, che ha confermato di aver già presentato l’istanza.
Giallella e Gatta hanno preso la parola nella loro rispettiva veste di coordinatore dell’Area Interna dei Monti Dauni e di Presidente della Provincia di Foggia, e hanno insistito sui temi delle infrastrutture, e della esplorazione delle potenzialità dei settori agroalimentare e turistico.
“Oggi fissiamo il punto della situazione di ciò che stiamo facendo da tempo – ha dichiarato il Sindaco di Biccari Gianfilippo Mignogna – aiutando le popolazioni a rimanere ma anche cercando di fare arrivare nuova gente alla scoperta delle nostre proposte, esperienze e attività replicabili speriamo altrove. Siamo convinti di dover e poter essere ‘virtuosi’ per i cittadini residenti e contemporaneamente anche per i forestieri, insomma per chi resta e per chi arriva, in questa doppia funzione che ci viene confermata da chi ritiene che il nostro patrimonio sia un valore. E allora così c'è una spinta maggiore a ospitare, liberando energie positive di una comunità che quindi si allena e si tiene in forma dando costante attenzione ai visitatori. Perché le istituzioni possono assicurare i finanziamenti e incentivi per chi va a risiedere nei piccoli comuni, ma noi dobbiamo lavorare sui motivi che queste persone devono avere per andarci. Biccari l’anno prossimo festeggia i suoi mille anni di vita, è riuscita a resistere e a vincere con l'isolamento, ma oggi dobbiamo andare oltre, rendendo questo anche un luogo di arrivo”.
A Biccari, in particolare, hanno puntato sul patrimonio naturalistico della montagna e del bosco, hanno fatto arrivare decine di argentini a caccia della cittadinanza italiana, hanno potenziato le infrastrutture turistiche, anche mediaticamente. E sono sempre di più gli stranieri che arrivano per restarci, visto che sono già una ventina le case vendute e ristrutturate, alimentando materialmente anche l'economia locale.
All’incontro erano presenti anche i deputati Francesca Troiano e Giorgio Lo Vecchio. “Sono intervenuto con grande piacere - ha detto quest’ultimo - perché si sta parlando di investire nell'accoglienza e nell'ospitalità per evitare lo spopolamento. Buone pratiche che devono avere necessariamente un seguito”. Ha chiuso l’appuntamento Domenico Gambacorta, consigliere del ministro per il Sud Mara Carfagna. “Il Governo sta dando grande attenzione a questi territori specifici delle aree interne – ha detto l’ex presidente della Provincia di Avellino – anche con adeguati stanziamenti finanziari. Le occasioni e le opportunità a disposizione dei Comuni, adesso bisogna sfruttarle, indirizzando le risorse verso l’assistenza sociale nei confronti di giovani e anziani, e potenziando gli strumenti a disposizione delle attività produttive”.
Zone Transition
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Gabriella Giorgione, invece, referente della rete dei piccoli comuni “Welcome”, ha invocato la realizzazione della “transizione demografica, l’unica che non è stata ancora considerata – ha detto – in funzione di una vera valorizzazione del capitale umano, senza lasciare indietro gli ultimi”.