Dopo la pandemia e i continui rincari che piegano non solo l’Italia, difficile è diventato il tema del turismo. Se da un lato ci sono attività volte a contrastare la destagionalizzazione, dall’altro ci sono le difficoltà delle strutture ricettive e non solo di tenere aperte le attività. A dare uno sguardo sulla situazione a Monte Sant’Angelo in questo periodo è Felice Scirpoli, capogruppo all’opposizione con “A Monte”. “La situazione non è delle migliori, prova è il fatto che durante il periodo natalizio non c’è molto - commenta a l’Attacco -. Paghiamo lo scotto di essere un paese di montagna, con temperature rigide. Il clima e il freddo agevolano l’atmosfera del Natale, come in altre realtà. La situazione, però, è desolante”.
“C’è un ritardo forte da parte dell’amministrazione nell’annunciare il programma di Natale, poche sono anche le luminarie, se non ad appannaggio di privati e commercianti. Il periodo che va da dicembre a gennaio Monte Sant’Angelo, di solito, non vede grandi presenze turistiche. Una volta c’erano quelli dei Comuni vicini che facevano una passeggiata a Monte e oggi non si vede più nemmeno questo. Negli ultimi tempi stiamo facendo i conti con la chiusura di diverse attività commerciali. Il bilancio non è positivo, un dato di fatto sotto gli occhi di tutti. Una realtà che oggi ci fa fare delle domande”.
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“Ci chiediamo: la programmazione che ogni giorno viene annunciata, sta producendo effetti? Secondo noi, no. Se gli effetti sono l’assenza di turismo, anche mordi e fuggi, è la dimostrazione che c’è qualcosa che non va. Manca una visione nella politica turistica a Monte Sant’Angelo. Programmare non vuol dire lanciare messaggi, significa capire se a medio e lungo termine, il messaggio che lancio nella città dei due siti Unesco, candidata a capitale della cultura 2025, è valido. Noi oggi viviamo questa situazione”.
Le difficoltà arrivano sotto fronti diversi, dai conflitti internazionali alla pandemia. “Al netto delle difficoltà internazionali, la guerra in Ucraina non è stata decisa a Monte, così come la crisi energetica - dice -. E’ la visione che manca. Se non fosse per i piccoli imprenditori e chi si concentra sul campo del turismo, ci sarebbe poco. La domenica aprono i ristoranti, pur sapendo che in dodici ore arriveranno venti persone. E’, però, un punto di riferimento. Dobbiamo dire grazie allo sforzo che stanno facendo, ma quello che chiediamo continuamente è di ragionare. Lo slogan è l’insegna pubblicitaria finale, bisogna prima riempire di contenuti. La politica qui a Monte sta facendo il contrario, così si condanna il paese al declino e quei privati che hanno il coraggio di rimanere, prima o poi, potrebbero arrendersi e andarsene”.
Un commento giunge anche da Legambiente, che conferma di aver registrato presenze nella Green Cave. Il passaggio di turisti c’è stato nel weekend ma senza grandi numeri.
“Il ponte dell’Immacolata non l’abbiamo visto in città - afferma Scirpoli -. Quando ci si accorge che il ponte dell’Immacolata è stato annunciato da tempo e non c’è niente, qualche domanda servirebbe pure farsela. Da amministratore della cosa pubblica dico che i proprietari di locali o ristoratori non possono combattere da soli. L’intero corso cittadino, molto bello, è vuoto. Vederlo così, senza neppure un minimo di presenza, è un dolore. Invogliamoci tra di noi ad uscire, voglio bene alla mia città, ma bisogna avere il coraggio di dire che c’è qualcosa che non va e dobbiamo risolverlo. Se il bilancio positivo vuol dire accontentarsi delle briciole, allora lo è stato. Se poniamo queste questioni, non lo facciamo in modo polemico. Se continuiamo in questo modo, da qui a cinque anni Monte scenderà a 10 mila abitanti, così verranno meno i servizi. Ci sarà un circolo vizioso, in cui qualcuno avrà qualcosa per cui pagare. Non ce lo possiamo permettere, perché noi siamo Monte Sant’Angelo, lo dico con orgoglio. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare le questioni, i mali”.
Zone Transition
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Conclude: “Abbiamo visto che ci sono state tante associazioni di Monte che si sono rimboccate le maniche per organizzare eventi. Faccio un appello ai montanari: restiamo a Monte, viviamo qui e spendiamo qui. Perché se non spendiamo a Monte, le attività chiudono. E’ un circolo vizioso, che se prendesse piede, porterebbe alla depressione economica. Invitiamo a venire a Monte Sant’Angelo per vivere il clima natalizio con gli eventi promossi dalle associazioni. Non abbiamo paura del freddo, non ci deve demoralizzare”.