“Come Consigliere di Minoranza, sono felice di constatare che il sindaco Gianni Rotice, dopo essersi reso disponibile ad accogliere il mega impianto di gpl a Manfredonia quando era presidente di Confindustria - afferma Maria Teresa Valente (CON Manfredonia) -, ora che veste la fascia tricolore sia stato illuminato sulla via di Damasco e abbia deciso di unirsi al resto della città nella battaglia contro l’Energas. Dopotutto, come si suol dire, meglio tardi che mai!”.
“E quando parliamo di battaglia, vorrei far presente che la stessa è stata sancita e rafforzata da un referendum nel 2016, di cui il nostro primo cittadino evidentemente spesso dimentica il risultato, poiché ogni due per tre chiama a raccolta associazioni e liberi cittadini chiedendo loro di pronunciarsi sull’impianto”.
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“In realtà, ed è bene chiarirlo una volta per tutte, l’intera collettività si è già chiaramente espressa sull’Energas, bocciando l’impianto. E l’assise comunale di Manfredonia ha ribadito la volontà della città lo scorso 17 febbraio 2022 nel corso di un Consiglio monotematico urgente. Ciò che però non comprendo, è se il sindaco si è reso conto che al Governo c’è la maggioranza di destra di cui lo stesso fa parte a Manfredonia, per cui sarei curiosa di capire perché urla alla luna, quando basterebbe dialogare con i suoi amici di partito a Roma”.
“Pertanto, anziché scomodare persino San Lorenzo, tra l’altro in maniera risaputa amante dei forestieri, gli basterebbe chiamare l’onorevole con cui ha appena fatto pace e aggiornarci su quanto sta accadendo nelle segrete stanze in attesa del fatidico Consiglio dei Ministri”.
“Tutto questo modus operandi sarebbe assolutamente ridicolo, se non fosse che è evidente che con la questione Energas il sindaco vuole distogliere l’attenzione dai tanti problemi di cui egli stesso è stato artefice nella sua maggioranza”.
Zone Transition
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“Sindaco, è tempo di mostrare coerenza e responsabilità. Ci illumini d’immenso, tanto possiamo permettercelo, visto che nonostante il contratto della pubblica illuminazione sia scaduto, non ci hanno ancora staccato la luce. Ma questa è un’altra storia… ed ora è Carnevale, tutt’appost!”.