I portavoce della Capitanata del Movimento 5 Stelle hanno inviato una nota all’ingegnere Roberto Pagone, responsabile del progetto AC/AV Bari - Napoli, chiedendo urgenti chiarimenti riguardo il progetto per la seconda stazione a Foggia.
“In qualità di rappresentanti dei cittadini poniamo da sempre attenzione al tema dello sviluppo infrastrutturale della nostra terra, convinti del ritorno economico e sociale di questo investimento”, dichiarano l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, l’europarlamentare Mario Furore, i senatori Marco Pellegrini e Gisella Naturale e i parlamentari Carla Giuliano, Marialuisa Faro e Giorgio Lovecchio.
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Tra le infrastrutture nevralgiche del territorio di Capitanata rientra il progetto per la nuova fermata AV di Foggia che dovrebbe essere strutturato in due fasi, prevedendo nella prima la realizzazione della fermata e, in una seconda fase, l’ampliamento della stessa.
“Da approfondimenti effettuati, ad oggi risulterebbe inoltrato al MITE, per la verifica di assoggettabilità a VIA, solo il progetto relativo alla prima fase - affermano gli eletti in Capitanata del Movimento 5 Stelle - Questo ci preoccupa perché si rischia una minore efficienza nell’iter di approvazione, dovendo, in seguito, sottoporre a verifica anche il progetto relativo alla seconda fase, quindi una duplicazione della procedura. Riteniamo sarebbe più efficiente sottoporre ad approvazione VIA, il progetto generale nella sua configurazione finale, per poi procedere alla realizzazione per stralci funzionali, in base alle disponibilità finanziarie e/o ai programmi del Committente. In tal modo - continuano - si avrebbe certezza che quanto progettato e realizzato per la prima fase dell’intervento, diventi compatibile con la progettazione/realizzazione di quanto previsto nella cosiddetta seconda fase”.
Zone Transition
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“Riteniamo, inoltre, che debbano essere adeguatamente quantificati gli eventuali maggiori costi, diretti e indiretti, questi ultimi a carico del tessuto sociale ed economico, derivanti dalla realizzazione dell’opera in due fasi. Ciò che preoccupa maggiormente è legato ad eventuali danni economici che una articolazione della realizzazione in due fasi, con tempi non certi, provocherebbe a un territorio già in fortissima difficoltà, carente di infrastrutture e bisognoso di collegamenti veloci e frequenti per dare impulso alle attività economiche esistenti e a quelle che, ci auguriamo, presto nasceranno. Occorre una preventiva e puntuale valutazione del progetto nel suo complesso e di tutti gli aspetti ad esso connessi, per questo auspichiamo un incontro al più presto”.