“Non va scaricato l’aumento dei costi alimentato dalla guerra in Ucraina sulle spalle dell’anello più debole della filiera, i vitivinicoltori e le cantine, che rispettano il prodotto e il territorio e che hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi”.
E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, alla luce dei rumors sugli “inaccettabili prezzi di acquisto delle uve da vino, al ribasso per decisione unilaterale dei grandi player che stanno tentando di imprimere un crollo delle quotazioni”.
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“Per difendere il patrimonio vitivinicolo pugliese è necessario intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro, ma anche mettere mano ai disciplinari di produzione in modo da garantire rapporti di filiera che siano improntati sulla correttezza, la trasparenza e la crescita di tutti gli anelli della filiera, oltre alla urgente misura dell’arricchimento che abbiamo già chiesto all’assessore regionale Pentassuglia”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La vendemmia 2022 in Puglia è partita in anticipo rispetto allo scorso anno – aggiunge Coldiretti Puglia – con la siccità e il caldo oltre i 40 gradi che hanno tagliato la produzione almeno del 15 per cento a livello regionale.
Con la guerra – sottolinea la Coldiretti – si moltiplicano speculazioni e pratiche sleali sui prodotti alimentari, che vanno dai tentativi di ridurre la qualità dei prodotti offerti sugli scaffali alle etichette ingannevoli fino al taglio dei compensi riconosciuti agli agricoltori al di sotto dei costi di produzione.
Una situazione inaccettabile se si considera che per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati, appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori. Ma se si considerano i soli prodotti trasformati, la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.
Zone Transition
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Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e trasformatori con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude coldiretti Puglia.