The Times, The Guardian, New York Times. Stranieri sempre innamorati del Gargano, tornano dopo due anni di stop

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Un lungo giro del Sud Italia. Alberobello. Grotte di Castellana e Matera. E alla domanda, cosa le è piaciuto del Sud lei, la turista austriaca in vacanza a Calenella con la famiglia, dice everything. Ogni cosa. E nello specifico, perché viene sul Gargano? The beaches. The beautiful sunset. Stranieri sempre più in love per le nostre spiagge. Un rapido giro fra alcune strutture lo conferma.

A Peschici, Sara Martucci, del resort La Chiusa delle More: “Abbiamo una presenza di americani, di arrivi dal Belgio e dalla Francia. Sicuramente sono di più dello scorso anno, ma nella media direi. Non posso ancora dire che è boom di presenze straniere e a dire il vero nemmeno italiane. Sono un pò aumentati gli stranieri rispetto agli italiani, rispetto all’era Covid. Ovvio che gli stranieri quest’anno viaggiano di più. E anche quando sono qui in vacanza, si caratterizzano come turisti itineranti.

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Gli italiani amano una vacanza più lunga e stanziale, mentre gli stranieri sembrano sempre di passaggio. Si fermano due giorni e vanno via, perché per loro questa è una tappa nel viaggio in Puglia. L’italiano invece la sceglie come una meta di vacanza. Lo straniero passa, resta un pò di giorni e poi scende verso Valle d’Itria e Salento.

Arrivano da Pescara, Napoli e Bari e devo dire con grande rammarico che quello dei trasporti e dei collegamenti resta il tasto dolente. Foggia, senza aeroporto, è una meta che scoraggia all’arrivo. Per loro infatti venire qui è molto faticoso.

Devono salire sul Gargano, come dicono a noi, e poi riscenderlo, il Gargano, per andare altrove. Si lamentano spesso e molto anche per la carenza di servizi collaterali e perché spesso per voli che saltano o cambiano, sono costretti a lasciare l’albergo un giorno prima, o perché a volte non arrivano i bagagli in tempo, hanno problemi anche quando prendono un’auto a noleggio in aeroporto a Bari. Due su cinque si rompono, con i tutti i fastidi, i disagi e i ritardi che questo genera. So che anche su Bari hanno difficoltà e che spesso si orientano sull’aeroporto di Brindisi.
E questi cambi di programma non sono semplici da mandare giù, perché oltre a modificare tempi e itinerari, aumentano il costo della vacanza e generano malumori. Per non parlare delle tappe che saltano per problemi di viaggi.

Gli italiani presenti al momento o in arrivo in struttura sono generalmente settentrionali e si fermano almeno una settimana. Abbiamo ancora un target alto, sia come età che come cliente e ci piacerebbe invece riuscire a comunicare anche a clienti di fascia diversa. Quasi tutti, ma gli stranieri in particolare, girano molto. Scendono a Monte Sant’Angelo, in Foresta Umbra e a Mattinata. Ci chiedono di andare a Vignanotica sempre più spesso, perché sono attratti dall’idea di vedere come cambia la conformazione del paesaggio così rapidamente in pochi tratti di spiaggia.

Cambia il colore dell’acqua, cambia la spiaggia, dalla sabbia alle pietre. Insomma, restano viaggiatori anche durante la vacanza. Però dovrebbero migliorare i servizi che offriamo, come territorio. Molte volte ci chiedono di poter andare a Mattinata o a Vignanotica o altrove, con dei taxi privati, ma da queste parti si fa ancora fatica a trovare agevolmente servizi di questo tipo. Dobbiamo farle arrivare da Vieste”.

E se per la Chiusa delle More servono taxi privati su due ruote, a Tremiti i taxi sono d’acqua ed è la scelta che gli stranieri prediligono, per i loro spostamenti. Sull’isola sono finalmente tornati gli inglesi, ci fa sapere dall’Eden, Gaetano Simone, che aggiunge: “Si sono visti anche finlandesi, tedeschi e francesi. I numeri sono più alti senza dubbio rispetto agli italiani. Restano in media, dai due ai tre giorni, 3.2 secondo il gestionale dell’hotel, in media. Cosa cercano? Cercano sull’isola la tranquillità, la riservatezza, le baie solitarie.

Se partecipano a dei tour, preferiscono sempre quelli con meno persone, che gli consentono di fare bagni più lunghi e visitare un maggior numero di baie.
Evitano insomma, il giro classico, con il barcone. Apprezzano la cucina tipica, sull’isola, il pescato locale, quindi, e rispetto agli italiani, quando vengono qui, si affidano con più serenità a noi.
Diciamo che non si avventurano da soli, non si organizzano tour e viaggi per conto loro e si lasciano consigliare e guidare. Proponiamo sempre la visita anche a San Nicola. Loro arrivano con un vecchio articolo di giornale. Era stato pubblicato sul Times.

Era il racconto di un tour perfetto. L’Eden, il volo con Alidaunia, l’Oasi. E loro arrivano con questo articolo e vorrebbero fare le stesse cose. Ci proviamo. Anche se l’Oasi non c’è più. Lui era Tristan Rutherford ed è considerato una bella penna. Scrive soprattutto di viaggi, ha moglie italiana ed una casa in Abruzzo, quindi girovaga spesso in Italia ed è capitato a Tremiti, dove ha scritto questo pezzo diventato ormai leggendario”.

Abitudinari, quindi, come quelli che da anni sono affezionati a Calenella. “C’è un discreto recupero di stranieri. In particolare gettonato dagli abitanti della prima fascia oltralpe. Quindi vediamo molte persone venire dalla Svizzera tedesca, dalla Baviera, dall’Austria. E’ una clientela abituale che è rientrata copiosamente”, spiega Stefano Bezzi. “In maggio sono arrivati i clienti di Monaco di Baviera, che da 30 anni scelgono di venire qui. Si tratta di 30-40 famiglie che tornano tutti gli anni, che considerano Calenella un posto magico ed esoterico, dove si concentra un incrocio di energie cosmiche importanti. Loro hanno un legame con la natura e l’ambiente e questi aspetti esoterici li considerano di grande rilevanza. Il periodo medio di permanenza è una settimana, dieci giorni, a parte le due settimane solite di Pentecoste. Vengono sia per il campeggio che per alloggi come bungalow e case mobili.

Poi ci sono anche gli olandesi, gli scandinavi che vengono da diversi anni, dall’Olanda, dalla Danimarca, piccoli gruppi di clienti affezionati che vengono nel Gargano da diversi anni.
Oltre a questi, vediamo anche dei turisti stranieri del primo Nord Europa che fanno qui una o due notti, perché il fanno tour del Sud Italia o della Puglia, e sono diretti nel Salento, a Matera o nella Costiera amalfitana. Segno che il Gargano è quindi dichiaratamente inserito nel circuito del Sud Italia per loro”.

 

New York Times: “Acque pulite come da cartolina, villaggi bianco lavati e calmi abbracciano il mare”
Quello che viene senza dubbio considerato uno dei giornali più autorevoli al mondo nel 2012 inserisce il Gargano fra le 31 mete da visitare nel mondo. Unico rappresentante dell’Italia, accanto a Sri Lanka, Patagonia, Norvegia, Nepal e posti meravigliosi nel mondo. Foresta Umbra, scogliere calcaree a strapiombo e ciottoli da costa caraibica.

The Times: “È un arrivo da un milione di dollari nel paradiso dei poveri: mangio in solitaria e leggo pigramente”
Nel 2018 il giornalista Tristan Rutherford scrive un reportage sulle Isole Tremiti. Racconta del volo con Alidaunia, definito un’ancora di salvezza per gli isolani, definisce tale splendido isolamento il motivo che ha reso le Tremiti un'Italia che il tempo - e i prezzi alti - dimenticavano, dove mangiare in solitaria o scrivere un romanzo.

Zone Transition

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The Guardian: “La nuova chiesa a forma di conchiglia di Renzo Piano è già una calamita per i pellegrini”
Era luglio del 2015 quando il Guardian recensiva la Puglia. Oltre ai luoghi affollati della Puglia, ci sono riserve naturali, grotte spettacolari, quartieri medievali e diverse centinaia di chilometri di costa da visitare, per non parlare dell'attrazione principale: il cibo fantastico. Consigliati il Trabucco di Monte Pucci e la chiesa di Renzo Piano.

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