Prosegue l’analisi che l’Attacco ha realizzato in queste settimane insieme agli operatori turistici del settore, che di anno in anno toccano con mano l’evoluzione degli arrivi, delle presenze, delle tendenze, delle richieste di chi sceglie il Gargano per le proprie vacanze. Al centro del dibattito che riguarda il turismo del promontorio ci sono sempre gli stessi temi: crescita, sviluppo, servizi, destagionalizzazione, competitività, programmazione.
Nel corso degli anni però si è assistito ad un doppio binario di evoluzione, quello spedito e numericamente rilevante di Vieste che in fatto di presenze, da sola, di fatto non ha rivali in Puglia e quello di tutti gli altri centri che provano a stare al passo con risultati più o meno soddisfacenti o in certi casi deludenti.
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Lo sa bene Luigi Damiani, titolare del Camping Calenella, a Vico del Gargano, storica struttura recettiva nel cuore del promontorio, a due passi dal mare, immersa nella lussureggiante natura garganica.
“La stagione 2024 sta andando abbastanza bene – ha illustrato -, nel senso siamo nel solco di questi ultimi anni post Covid. Anche le prenotazioni, a parte il passato mese di giugno, ci prospettano una discreta stagione. Insomma, nulla di eccezionale, ma che comunque tiene le aspettative”.
C'è dunque uno zoccolo duro di utenza che continua a scegliere, a preferire e apprezzare le bellezze del Gargano.
“Sì, mi piace pensare di sì: mi piace pensare che ci sia uno zoccolo duro ma anche che ci siano nuovi utenti, nuove persone che vengono qui a scoprire il Gargano e mi piace l'idea che ne rimangano piacevolmente stupiti”.
Zone Transition
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Ulteriori approfondimenti e commenti nell’edizione di oggi del quotidiano l’Attacco.