Secondo l’accusa, che contesta la corruzione, Landella avrebbe ricevuto dall’imprenditore foggiano Paolo Tonti almeno 32.000 euro per il voto favorevole alla deliberazione per la proroga del programma di riqualificazione urbana cui era interessata la Tonti Raffaele Coer srl. Dalle indagini è inoltre emerso che parte della somma corrisposta è stata poi consegnata dalla moglie del sindaco, Daniela Di Donna, agli altri consiglieri comunali indagati.
L’approvazione della delibera provocò fortissime polemiche in aula consiliare. Si era nell’estate del 2020 e la maggioranza si spaccò, con una ulteriore divisione in seno a Fratelli d’Italia. La convenzione urbanistica relativa all’accordo di programma Tonti Raffaele Coer srl fu prorogata il 21 luglio 2020 dal consiglio comunale per altri 5 anni.
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L’accordo di programma nacque nel 2012 in riferimento al prolungamento di viale Pinto, in cui doveva sorgere un complesso di fabbricati per servizi e residenze della superficie complessiva di 11.370 mq. Nelle intercettazioni dell’estate 2020 Longo non faceva mistero di ritenere che il pressing di Landella per l’approvazione consiliare dipendesse dalla presenza dell’amico imprenditore Michele D’Alba dietro Tonti. In ballo la costruzione di palazzine accanto al Policlinico, un super affare.
E’ interessante una conversazione telefonica intercettata il 1° luglio 2020 tra Longo e Micky de Finis, ex dirigente della Provincia nonché giornalista e presidente del Centro Studi di Confindustria. In un passaggio il consigliere auspicava che la Regione intervenisse tramite il vicepresidente Raffaele Piemontese, mentre de Finis sottolineava lo stretto suo legame con Paolo Telesforo e quello tra Luca Vigilante, genero di Telesforo, ed Eliseo Zanasi.
Longo: Se Piemontese si dà da fare…
de Finis: Se ci sono novità mi chiamate e mi…
Longo: No, dico…Se c'è la possibilità di fare intervenire è una procedura, credimi Micky, che se io l’avessi ritenuta legittima non mi sarei messo in mezzo perché far del male agli altri non è per me. Ma è illegittima, è illegittima.
de Finis: Ma io ti ho seguito tecnicamente...
Longo: E spero che se Raffaele facesse intervenire un po' la Regione su questo fatto sarebbe cosa buona e giusta.
de Finis: si è sperequativa come hai detto tu, perché in medesime situazioni hai usato due pesi e due misure.
Longo: Ma scusami, se è un accordo di programma ha firmato la Regione e c'è una delibera della Regione Puglia a questo riguardo, ha firmato il presidente, perché non fai chiamare a quello e gli dici vedi che abbiamo cambiato idea?
de Finis: Non solo, tieni presente che poi l'intervento lo vai a cantierizzare nell'ambito di una pianificazione urbana dove ci sono insediamenti di proprietà della Regione, ci sono gli Ospedali...
Longo: Esatto, tra le altre cose. In un'area dove cede tutto…attenzione…dove il suolo da un punto di vista geologico è di una fragilità unica. Sprofonda qua, sprofonda là. Se ci sono problemi per l’Orbitale, che passa di là ed è una strada, figuriamoci per un intervento edilizio di simile portata.
De Finis: Senti, ma il piano Tonti quanti ettari sarebbero?
Longo: Saranno 4 ettari, comprese le urbanizzazioni 4-5 ettari. E’ enorme.
de Finis: E’ enorme…e loro prevedono la realizzazione di palazzine?
Longo: Loro prevedono la realizzazione di case da vendere ad edilizia libera più delle aree destinate ad edilizia sanitaria che lì è tutto dire…servizi... proprio perché è attaccata all'ospedale…
de Finis: Tieni presente che D'Alba vuol dire Rotice, tutta la squadra già s’è capita qual è, perché se c'è Ricchietella in mezzo non ti dimenticare che Ricchietella ha sposato una Tonti.
Longo: Sì, sì. La cosa vergognosa è che la sorella di questo Tonti, che è una funzionaria comunale, va girando e dividendo, che è una cosa vergognosa, nei corridoi delle commissioni. Una maniera sfacciata, vergognosa.
de Finis: Mamma mia.
Longo: Ci sono tante di quelle contraddizioni, voglio dire, in questa vicenda. Io, ripeto, se fosse stato un fatto così de plano a me di far male a qualcuno che cacchio me ne frega. Ma io non riesco a capire la fretta di chiudere un fatto palesemente illegale.
de Finis: Beh, vabbè.
Longo: Illogico!
de Finis: Sì, sì. Quello pure Landella sta cercando di fare il pazzo. Tieni presente che lui è ancora convinto che Michaela sarà candidata da voi.
Sulla vicenda Tonti i dubbi di legittimità sollevati da Bruno Longo in aula sono sembrati agli inquirenti in qualche modo paventati anche dal dirigente comunale dell’Area tecnica, l’ingegnere Paolo Affatato, nel corso di una conversazione telefonica intercettata il 4 giugno 2020 col consigliere di minoranza Pippo Cavaliere.
Affatato chiese infatti all’ingegnere spiegazioni proprio sulla strada che l’impresa Tonti avrebbe dovuto costruire e di cui, invece, si sarebbe fatta carico l’Azienda ospedaliera. A che titolo Cavaliere avrebbe dovuto fornirgliele? A quanto si intuisce per il ruolo avuto come professionista per l’appalto dei lavori del Policlinico.
Affatato: Ho bisogno di sapere l'Azienda ospedaliera quanto ha riconosciuto a Tonti per la cessione di quel terreno, all'incirca più o meno. Chi me lo può dire? Mi dai un riferimento o hai già il dato? Via Perosi. Hai visto che l'Azienda ospedaliera si è accollata la realizzazione della strada.
Cavaliere: Tonti non c'entra niente lì, Paolo.
Affatato: Ah, non c'è Tonti lì?
Cavaliere: No, non c'è Tonti. Praticamente la parte di via Perosi compresa tra il parcheggio e l'edificio fu espropriata 10 anni fa da determinati proprietari che ora...e non è Tonti, l'altra parte è tutta quella questione che abbiamo seguito nell'ultimo periodo.
Affatato: Che non è Tonti, onti non c'entra nulla in questo.
Cavaliere: A Tonti non è stato riconosciuto niente. No, no assolutamente.
Affatato:E quindi non c'entra nulla.
Cavaliere: No.
Affatato: E quindi quello che doveva fare del piano lo deve fare ancora oggi giusto? La strada, la cosa...Giusto? E’ così?
Cavaliere: Però…Ritengo che nell'accordo di programma di Tonti, ora non so se era a carico suo l'acquisizione delle aree per la realizzazione della strada.
Affatato: L'importante è aver chiarito che non c'è nessuna interferenza. Non c'è stato alcun punto di contatto tra l'Azienda ospedaliera e Tonti, giusto? Ho capito bene?
Cavaliere: Per via Perosi, poi se c'è stato per altre questioni questo non lo so…Ma per via Perosi...
Affatato: No, a me serve non se ha avuto contatti con Tonti che me ne frega poco…se ha avuto contatti che incidono sull'accordo di programma Tonti. Questo era, capito? Perché, siccome lui si è obbligato a realizzare delle opere, il dubbio che era venuto è che alcune di queste opere l’Azienda ospedaliera le avesse realizzate in proprio per fare prima rispetto all'accordo di programma. Questo è il dubbio che c'era venuto, siccome domani c'è la delibera di consiglio.
Cavaliere: C'è la via Perosi, quella via Perosi che dagli atti risulta quanto…l'Azienda...ha sostenuto.
Affatato: Ohhhh…benissimo…che non era di proprietà Tonti ma di altri due soggetti.
Cavaliere: Assolutamente no.
Affatato: Tonti si è risparmiato soltanto la realizzazione…cioè quei 200mila euro dell'accordo di programma perché avrebbe dovuto realizzarla lui e invece l'ha organizzata l'Azienda ospedaliera, giusto?
Cavaliere: Ma tu lo sai l'importo che alla fine...
Affatato: No, io so l'importo che dichiarava Tonti nell'accordo di programma e per me è quello l'atto che si cristallizza. Poi che sia costata di meno o di più non lo so. Perché qual è il concetto: caro Tonti, se questa strada me l'ha fatta l’Azienda ospedaliera per anticipare i tempi e tu invece nell'accordo di programma come favore pubblico mi importavi la realizzazione, quanto mi dichiaravi per la realizzazione, 200mila euro? Non è che te li puoi risparmiare, me li devi dare in strada e io faccio fare interventi coerenti con il piano dell'Azienda ospedaliera.
Cavaliere: Ah, vabbè, va bene…allora con via Perosi Tonti non c'entra niente sicuro.
Affatato: Come espropri.
Cavaliere: Tranquillo, come espropri.
Affatato: Come espropri, e invece doveva realizzarla, come da accordo di programma.
Zone Transition
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Cavaliere: Questo non lo so, credo di sì. Questo l'ho sentito dire da voi che rientrava tra gli oneri di Tonti.