Si è concluso oggi, col controesame, l’incidente probatorio dell’ex presidente del consiglio comunale di Foggia Leo Iaccarino.
Dopo la revoca da presidente seguito alle pistolettate a salve dal balcone di casa a Capodanno, Iaccarino fu arrestato lo scorso 30 aprile nell’inchiesta sulle presunte tangenti a Palazzo di Città per poi diventare il grande accusatore dell’ex sindaco Franco Landella, arrestato a sua volta il 21 maggio per tentata concussione e corruzione.
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Nel corso dell’incidente probatorio, protrattosi per diversi mesi, Iaccarino è stato sentito come testimone sulla presunta concussione per il project financing della pubblica illuminazione e come indagato per le contestazioni nei suoi confronti, ovvero corruzione, peculato e tentata induzione indebita.
Per tre ore questo pomeriggio Iaccarino è stato controinterrogato da numerosi legali di altri indagati (Landella, Di Donna, Ventura, Rignanese, Tonti, Iacovangelo, Di Pasqua). Ora si deve attendere che la Procura chiuda le indagini.
“Secondo noi emergono sempre di più l’acredine e l’ostilità di Iaccarino nei confronti di Landella. E’ ormai un dato acclarato al processo”, afferma a l’Attacco il difensore dell’ex sindaco, l’avvocato Michele Curtotti. “Lo stesso giorno in cui Iaccarino sostiene di aver ricevuto la tangente di 2mila euro da Landella in mattinata aveva preso migliaia di euro in contanti dal proprio padre. Lo afferma una relazione di servizio della Polizia. Dunque non è un dato così certo che quei 2mila euro derivassero da una tangente”, continua Curtotti. “Abbiamo la convinzione che Iaccarino racconti la “sua” verità con tanti eventi che non tornano. Lui stesso ha del resto ammesso di aver raccontato versioni menzognere dei fatti a terze persone. E ancora, in molti casi non ricordava date e luoghi, rendendo anche difficile il controesame. Quando invece gli fa comodo ricorda tutto. E’ chiaro che ogni sua dichiarazione dovrà trovare idonei riscontri”.
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“Anche secondo me sono venute fuori diverse contraddizioni. Sono soddisfatto”, fa eco l’avvocato Giulio Treggiari, legale di Daniela Di Donna, dipendente comunale e moglie di Landella. “Non si tratta di singoli episodi, il problema più generale è l’attendibilità di Iaccarino. Aspettiamo l’esito delle indagini prima di dare un giudizio su quanto sia credibile”.
(Lucia Piemontese - l’Attacco©)