Gli avvocati del 17enne che ha ucciso Nicola Di Rienzo a Foggia hanno chiesto gli arresti domiciliari o l’inserimento in Comunità del loro assistito – in sostituzione al carcere – perché il minorenne avrebbe agito per legittima difesa.
I legali, inoltre, nella richiesta fatta al Tribunale della Libertà, hanno evidenziato che il 17 è incensurato, si è costituito e ha confessato.
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Nelle scorse giornate, però, gli investigatori hanno scavato nel passato dei protagonisti di questo fatto di sangue: il minorenne sarebbe stato denunciato per tre rapine, mentre Di Rienzo era ben noto agli inquirenti e nascosto nei suoi slip gli investigatori hanno trovato un tirapugni con lama.
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Non è ancora chiaro, dunque, il movente e l’esatta dinamica della sparatoria.