Da un lato i cittadini, dall’altro le istituzioni. I primi avrebbero voluto una risposta repentina, nel secondo caso – il Sindaco – dopo una richiesta di azione immediata, ha capito che le indagini dovranno essere accurate “per raggiungere l’obiettivo”.
Sono trascorsi poco più di 20 giorni dall’atto intimidatorio perpetrato ai danni dei Carabinieri forestali di Peschici: in quell’occasione – lo ricordiamo – ignoti appiccarono il fuoco su due mezzi ubicati all’interno del recinto della Caserma, distruggendoli. All’apparenza sembra che non stia accadendo nulla ma – come rilevato da l’Attacco – le indagini sono molto riservate, gli investigatori e gli inquirenti stanno cercando anche di ampliare un po’ il raggio d’azione. “Sono in un momento molto delicato, so che si sta lavorando per venire a capo di questa situazione”, ha confermato a l’Attacco il Sindaco Francesco Tavaglione.
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Venerdì 30 dicembre a Peschici è arrivato Nazario Palmieri, Generale di divisione dell’Arma dei Carabinieri con l’incarico di comandante del Comando carabinieri tutela forestale e parchi nazionali. E’ originario di San Nicandro Garganico e ha voluto dimostrare la sua vicinanza ai militari che operano a Peschici e in quella porzione di territorio. Ha visitato anche i luoghi colpiti dall’evento incendiario e ha incontrato il primo cittadino. “Ripeto, avverto le stesse sensazioni positive del primo momento, sono sicuro che riuscire a venire a capo di quanto accaduto”, ha aggiunto il primo cittadino.
Nonostante un po’ di scettiscismo e rassegnazione, la percezione è che l’esecutore abbia già un volto e che si voglia andare in fondo. “Le valutazioni, quindi, vanno fatte senza fretta, con molto rigore – ha dichiarato Tavaglione –. Non sarebbe neanche proficuo sbagliare bersaglio. Quindi, il lavoro di indagine e approfondimento è doveroso e fa fatto in tutte le direzioni. Al di fuori di Peschici? Certamente, perché magari quella caserma era più facilmente attaccabile, perché c’era solo un cancello da scavalcare, è fuori dall’abitato, in estrema periferia, a 10 metri dal Cimitero, ci sono pochissime abitazioni. Ritengo che sia utile che le indagini vengano fatte a 360 gradi, non deve essere trascurato nulla. La reazione non deve essere di pancia, ma fatta con tutti gli accorgimenti del caso. Perché magari riusciamo a individuare gli esecutori del gesto – e c’è molto materiale investigativo raccolto per arrivare a ciò – ma non il mandante. Abbiamo il dovere di comprendere, andare a fondo e di capire le ragioni che hanno spinto a commettere l’atto intimidatorio”.
Tavaglione ha ribadito la sua idea sull’episodio. “Per me ci sono due ipotesi. La prima – quella più debole – riconduce a un atto ritorsivo ideato da qualche personaggio non abituato a ricevere controlli. Un boscaiolo, un pastore, i quali sono poco avvezzi a osservare e rispettare determinate norme e regole. Quindi, spinti da un risentimento per un ingiusto – dal loro punto di vista – controllo, a volte questi personaggi reagiscono in maniera spropositata e cruenta. In seguito, ho fatto un’ulteriore riflessione. Se qualcuno aveva preso di mira uno dei militari, non avrebbe colpito le auto dei Carabinieri, ma un mezzo privato. In questo caso, dunque, l’atto intimidatorio è indirizzato a quella categoria e assume una forma molto più ampia, perché è l’istituzione che viene colpita”.
Il Sindaco, poi, ha ribadito alcuni passaggi istituzionali avvenuti prima di Natale. “C’è stato un Consiglio comunale monotematico, oltre a una manifestazione pubblica: hanno partecipato i ragazzi delle scuole, il presidente del Parco nazionale del Gargano, i vertici delle forze dell’ordine locali, la Chiesa, 14 dei 18 Sindaci rientranti nel perimetro del Parco. E’ stata una bella iniziativa che si è conclusa nell’aula consiliare del Comune con un momento di riflessione”.
Zone Transition
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“Con il Prefetto abbiamo concordato che tra gennaio e febbraio verrà a Peschici per affermare la presenza del Governo sul nostro territorio e poi vorrebbe incontrare la società civile, il mondo della scuola oltre agli amministratori locali. Dopo le festività, inizieremo a organizzare l’appuntamento”, ha concluso.