E’ stata accolta dal gip Antonio Sicuranza la richiesta di costituzione di parte civile (ma solo per i capi di imputazione 1, 2 e 3, i soli collegati alla gara dell’elisoccorso) avanzata dalla Asl Foggia, tramite l’avvocato di fiducia Aurelio Follieri nel procedimento penale di cui si deciderà dopo l’udienza prevista per il 24 ottobre, all’esito della quale il giudice si pronunceranno sul rinvio a giudizio o meno degli indagati.
Si tratta di una delle inchieste che hanno scosso la sanità di Capitanata e che riguardano i due ex direttori generali di Asl e Policlinico, Vito Piazzolla e Vitangelo Dattoli, di alcuni dipendenti delle due Aziende e degli imprenditori di Alidaunia. Le gare finite sotto la lente di ingrandimento della magistratura in questo primo filone sono state quelle per l’assegnazione del servizio di elisoccorso per la Asl e per il trasporto aereo organi per il Riuniti. Alcuni indagati finirono anche agli arresti domiciliari (poi revocati) come è ormai noto.
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Il rinvio a giudizio è stato chiesto per Vitangelo Dattoli, Roberto e Roberta Pucillo padre e figlia, rispettivamente amministratore unico e procuratore dell'Alidaunia, Antonio Apicella cognato di Pucillo, considerato faccendiere della famiglia; Rita Acquaviva, direttrice area gestione tecnica della Asl Foggia, Costantino Quartucci, direttore area patrimonio del Riuniti, Salvatore D'Agostino e Attilio Dal Maso amministrativi dell’ospedale e Luigi Treggiari, compagno di Roberta e operante in Alidaunia.
Nessuna richiesta è giunta per la costituzione di parte civile a carico di Dattoli, mentre potrà essere fatta valere dalla Asl per eventuali responsabilità dei Pucillo, di Acquaviva e Treggiari che potranno emergere al termine del processo.
Due gare diverse, due enti diversi ma un filo conduttore comune: Alidaunia. In base all’ipotesi accusatoria, Dattoli e i rappresentanti ufficiali (il responsabile unico del procedimento della gara della Asl Acquaviva e il presidente della commissione di gara del Riuniti, Quartucci) avrebbero creato con i Pucillo (per lo più, con l’intermediazione di Apicella, medico in pensione particolarmente inserito nel tessuto politico e sociale della città daunia) una “corsia parallela riservata” volta a rendere Alidaunia la società “predestinata” ad aggiudicarsi le gare, all’insaputa dei suoi futuri o attuali concorrenti. Corsia, questa, secondo l’accusa, costellata di discovery indebite, di raccolta e recepimento di bozze di capitolati o di controdeduzioni agli argomenti degli ignari competitors, nonché di suggerimenti alle stazioni appaltanti volti, in un primo momento, a pilotare la composizione delle commissioni di gara e, successivamente, a condizionare l’operato dei commissari. Con ciò suggellando un’alleanza definita dagli inquirenti “contro natura”, la quale, pur non sfociando in una decisione favorevole ai “predestinati”, avrebbe, comunque, minato alle fondamenta e alterato l’intero corso delle gare attenzionate.
Come detto questo è solo uno dei filoni di indagine che riguardano la sanità foggiana ma la stessa informativa comprende anche la gara per l’efficientamento energetico del Policlinico. Ebbene, le indagini, su richiesta della pm Anna Landi, tra le altre cose, sono state mirate a vagliare la dinamica dell’incarico affidato per la progettazione esecutiva dell’intervento in partenariato pubblico privato. Tra gli indagati c’era uno dei membri della commissione di studio e supporto al Rup composta da professionisti competenti per la specifica materia dell'oggetto del Ppp. Ma gli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari nella informativa conclusiva depositata hanno proposto l’archiviazione per questo specifico capo, che verosimilmente verrà ratificata nei prossimi giorni.
E se questo primo ambito di inchiesta ha subito una accelerata per via della presenza delle richieste (accolte) di misure cautelari, si aspettano gli esiti del terzo e quarto filone per il quale la stessa Landi ha deciso per una delega specifica di approfondimento ai finanzieri di Bari i quali avrebbero depositato l'esito della loro attività proprio in questi giorni. Ora si attendono le decisioni della Pm.
Nel mirino di questo specifico stralcio sono finite altre due gare milionarie bandite dal Policlinico Riuniti: quella per la riqualificazione di viale Pinto e quella per i lavori di recupero delle 8 sale operatorie. Entrambe sono state revocate, l’ultima (quella per i lavori di viale Pinto) proprio qualche giorno fa, come raccontato in anteprima da l’Attacco, anche se le motivazioni ufficiali riferiscono di una sopraggiunta impossibilità di recuperare le risorse economiche necessarie a sostenere i maggiori costi.
Rispetto a questi filoni sono confermati tutti gli originari indagati, tra cui figurano tecnici, collaboratori esterni e imprenditori. Per la precisione, oltre a Dattoli è indagato Massimo De Santis, dirigente area manutenzioni del Policlinico, Nicola Stefanelli, ingegnere consulente esterno dell’ospedale così come Nicola La Macchia e Giuseppe Fragasso, imprenditore per turbata libertà degli incanti, in concorso tra loro.
Ma le indagini potrebbero non fermarsi qui, sembra infatti che si siano nel frattempo moltiplicati i filoni di inchiesta sul mondo della sanità foggiana su cui Anna Landi sta cercando di fare luce attraverso ulteriori deleghe, sempre per le Fiamme Gialle di Bari.
Nel frattempo bocche cucite al Policlinico su quanto svelato ieri da l’Attacco a proposito di De Santis e della quantità sorprendente di parenti e amici che a vario titolo lavorano o hanno lavorato nell’orbita dell’ospedale, guarda caso, tutti nell’ambito di competenza dell’ingegnere. In alcuni casi si tratta di persone assunte direttamente dall’ospedale, in altri sono state le ditte vincitrici di appalti (gestiti dallo stesso De Santis) a reclutare il figlio e due figli della compagna del dipendente pubblico.
Trapela che questo sia vissuto in Azienda come un momento molto delicato, anche per via delle inchieste giudiziarie ma l’obiettivo pare sia quello di lavorare per rimettere ordine nelle cose.
Zone Transition
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Il momento è delicato anche per il futuro della governance del Policlinico: presto Michele Emiliano dovrà necessariamente nominare il direttore generale, essendo il commissario straordinario Giuseppe Pasqualone già al secondo semestre di mandato. Fino a prima delle elezioni la conferma del manager tranese sembrava sostanzialmente scontata, bisogna capire se il nuovo equilibrio politico che vede i 5 Stelle più forti e il Pd di Raffaele Piemontese più indebolito possa determinare orientamenti diversi nel governatore della Regione.