Kmetroverde, Regione e Unifg celebrano l’eccellenza Salvatori. I passi avanti da gennaio ad oggi

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“Il taglio del nastro di Kmetroverde è prima di tutto la dimostrazione concreta che fare grande industria innovativa a Foggia e in Puglia è possibile”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, inaugurando ieri lo stabilimento industriale Kmetroverde, il Polo tecnologico per l'economia circolare e le fonti rinnovabili, realizzato in quelli che sono stati il più grande magazzino ferroviario d’Italia, a Cervaro, frazione rurale di Foggia. L’investimento, realizzato da Sistemi Energetici spa, è stato approvato e finanziato dalla Regione Puglia, con un contributo del 50% su un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro di cui oltre 1 milione e 700 mila euro destinati alle attività di ricerca e sviluppo, nell'ambito dei PIA, Programmi Integrati di Agevolazioni. Nel Polo è prevista la realizzazione di impianti in grado di produrre biogas da scarti agricoli, zootecnici e agroindustriali, relativamente alle fasi di purificazione del biogas, di produzione di metano liquido e di recupero e valorizzazione del digestato, un prodotto del trattamento anaerobico degli scarti e dei residui organici.

“È una notizia positiva per la Puglia e il Sud che a Foggia sia cominciato il futuro industriale legato alla transizione verde che rischia di restare solo una bella e suggestiva suggestione, se non avvertiamo la responsabilità di innovare e di condividere a livello popolare sfide che passano dalla dimostrazione concreta che un futuro più sostenibile non è indifferente alla crescita, allo sviluppo e alla buona occupazione”, ha aggiunto Piemontese. Presenti ieri anche il presidente di GSE - Gestore dei Servizi Energetici Paolo Arrigoni, il referente Terna Enrico Maria Carlini e Antonio De Vito, dg di Puglia Sviluppo.

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Nel 2019 rilevammo dopo quattro aste pubbliche questo sito, che era totalmente abbandonato, preda di furti e danneggiamenti, un capannone era stato totalmente incendiato. Oggi qui celebriamo il termine della prima parte del ciclo”, ha spiegato Salvatori prima del taglio del nastro inaugurale.

A gennaio scorso Kmetroverde fu presentato in anteprima alla stampa. Da allora sono stati compiuti alcuni passi in avanti. “Abbiamo completato i lavori di ristrutturazione dei primi due capannoni, luoghi che noi chiamiamo Spazio Lab, Spazio Vento e Spazio Forma”, ha sottolineato a l’Attacco l’ingegnere.

“Sono un laboratorio per la realizzazione di nuovi prototipi, il luogo in cui avviene la manutenzione e il moltiplicatore di giri, mentre nello Spazio Forma avviene la costruzione dei componenti per gli impianti a biogas. Queste aree sono state dunque terminate, così come la palazzina uffici che ospita il convegno odierno sulle Comunità energetiche. Sono altri 2.200 mq per i nostri ingegneri, tecnici e disegnatori. Questo per quanto concerne le strutture, mentre per i progetti abbiamo avuto finalmente l’autorizzazione della Provincia per la costruzione di un impianto a biometano molto importante e inoltre siamo in graduatoria, in posizione utile, per il riciclaggio di pannelli fotovoltaici, lavatrici, lavastoviglie, toner. Un progetto avanzato per l’economia circolare che ci vede protagonisti. Insomma, Kmetroverde rappresenta un’operazione molto ambiziosa, che richiede un po’ di anni per la completa realizzazione”. Un luogo importante anche sotto il profilo occupazione: “Al momento, sui lotti oggi esistenti, operano 70 unità lavorative, ma saranno fatte altre assunzioni per il completamento dell’organico. Pensiamo che a regime potremo arrivare a 250-300 unità”.

Il sogno per i prossimi anni si chiama idrogeno verde. “E’ una tecnologia importante che ci vede attenti. Purtroppo non siamo riusciti ad accedere ai fondi connessi al bando fatto dalla Regione al riguardo, ci siamo collocati ottavi ma non in posizione utile. Vedremo in futuro. Al momento l’idrogeno verde rappresenta una tecnologia ancora molto costosa, richiede un sostegno della finanza pubblica altrimenti non lo si riesce a realizzare coi fondi della sola impresa”.

Il plauso arrivato dai vertici di Regione e Unifg, che hanno definito Salvatori un esempio luminosissimo di imprenditoria sana e innovativa, è il suggello di una scommessa vinta.

“Oggi ho sentito sicuramente a me molto vicine le istituzioni”, il commento del patron di Sistemi energetici spa. “Questa giornata serviva anche a mostrare a tutti che ci sono imprese valide, noi come pure altri, e che Foggia può essere una città normale, a differenza di come qualcuno cerca di fare. Ci sono intelligenze, competenze. Penso a tutti i miei dipendenti, ragazzi di Foggia volenterosi, grazie ai quali stiamo vendendo impianti in tutta Italia. Ci sono altre realtà sul territorio che vanno valorizzate. Tornando alla domanda, le istituzioni sanno essere vicine a chi lavora. Bisogna però avere pazienza, perché a volte hanno bisogno di tempo. I tempi della burocrazia non sono quelli che noi imprenditori desidereremmo, ma alla fine la spuntiamo”. Il coraggio per tentare di realizzare KMVerde nell’enorme sito di Borgo Cervaro non è stato poco. “Ho fatto altre iniziative simili, ma in settori diversi”, ha ricordato Salvatori, che ha vinto anche la scommessa della diversificazione degli investimenti (dalle cantine Elda alle strutture ricettive Bosco Elda e Elda Hotel). Un altro sito abbandonato quale lo storico Albergo Rifugio della Foresta Umbra è diventato l’Elda Hotel pochi anni fa. “In qualche modo sono attirato da strutture degradate e che potrebbero avere funzioni diverse. E’ come se mi stimolassero a dire: perché lasciare che il degrado si appropri della materia? Perché non cercare di intervenire e, laddove possibile, restituire quei luoghi al bello? Penso all’esperienza dell’Elda Hotel. In quest’altro caso non era tanto il valore del bello che andava recuperato quanto l’aspetto funzionale di questa struttura, per la sua grandezza, per la sua enorme possibilità di connessione grazie alla infrastrutturazione coi binari ferroviari che si collegano alla linea Foggia-Potenza. Abbiamo qui anche una possibilità logistica di grandissima rilevanza. Ovviamente i risultati di questa nostra operazione si vedranno nell’arco di un decennio, non in un anno o due. Ma la prospettiva è davvero importante”.

Il vicepresidente della Regione Piemontese ha ricordato che sul Programma regionale 2021-2027 dei fondi europei FESR e FSE+ è stata prevista una dotazione di 20 milioni di euro per il sostegno alla nascita delle Comunità energetiche, a cui vanno ad aggiungersi circa 28 milioni e mezzo per fonti energetiche rinnovabili di piccola taglia che possono, in molti casi, essere funzionali alle Comunità energetiche stesse o comunque orientate all’autoconsumo energetico. “Stiamo aspettando il decreto attuativo da parte del Ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica della norma di recepimento delle CER e ne abbiamo per lanciare il bando regionale sulle Comunità Energetiche, che abbiamo elaborato a valere sulla nuova programmazione regionale 2021-2027, di essere licenziato”, ha detto in conclusione Piemontese, anticipando che “non appena il decreto ministeriale attuativo sarà licenziato e sarà chiarita, in particolare, la dimensione demografica dei Comuni beneficiari, sapremo come orientare definitivamente il bando regionale che, in un primo momento, finanzierà le spese amministrative, progettuali e costitutive delle Comunità energetiche per le quali, con la legge di Bilancio 2023, abbiamo semplificando le procedure, prefigurando aiuti più consistenti da parte della Regione”.

Il rettore di Unifg Lorenzo Lo Muzio ha trascorso l’intera mattinata seguendo i lavori del convegno. A Salvatori lo lega un’antica amicizia, nata tra i banchi della scuola elementare. “Io e Marcello siamo stati compagni di partito, ci conosciamo sin da quando eravamo bambini. Vedere che un mio compagno di scuola è riuscito in un’impresa tale, in un territorio difficile come Foggia è per me una grande soddisfazione”, ha esordito il Magnifico. “Inoltre oggi è la seconda dimostrazione che questo territorio è attivo: ieri abbiamo inaugurato in Unifg la nuova biblioteca del DEMeT, sempre grazie alla Regione, recuperando l’abbandonata palestra del liceo classico; oggi, invece, Marcello ha dimostrato come gli imprenditori locali possano rilanciare Foggia. Questa terra è piena di difficoltà ma ha fame di lavoro, di innovazione, di cultura. Se tutte le istituzioni, organizzazioni, imprese riuscissero a fare massa critica potrebbero rilanciare la Capitanata, che non ha nulla da invidiare agli altri territori. Altri territori – come Bari, Napoli, Salerno, etc. – vent’anni fa erano in ben altre condizioni rispetto ad oggi. Qui non siamo fermi. Se ci rimbocchiamo ulteriormente le maniche possiamo riuscirci. Unifg è al fianco di Salvatori”, ha aggiunto Lo Muzio.

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