Questa mattina davanti al carcere di Foggia il segretario generale di Spp Aldo Di Giacomo ha incontrato la stampa per denunciare la situazione di collasso dell’istituto penitenziario foggiano.
“È da tempo che segnaliamo all’amministrazione penitenziaria che a Foggia c’è una delle carceri peggiori d’Italia e pertanto è una delle priorità da affrontare all’interno della incancrenita situazione del sistema penitenziario del paese”, ha detto il sindacalista.
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“In Puglia siamo a un tasso di affollamento che supera il 152 per cento, con organici di agenti e personale fortemente inadeguati e con 160 casi di aggressioni e violenze a opera di detenuti che sono avvenuti nel 2023, oltre a numerose rivolte e tentativi di rivolta, specie nel carcere di Foggia”, ha fatto sapere Di Giacomo.
“A novembre 2023 il sottosegretario Delmastro, in visita al carcere di Foggia, ha promesso grandi interventi e misure straordinarie, tra cui l’assunzione di una trentina di unità”, ha ricordato l’uomo. “A distanza di mesi, Foggia si conferma una piazza di spaccio di droga e di telefonini, con quantitativi di stupefacenti e un numero elevato di cellulari ogni settimana sequestrati dalla polizia penitenziaria”, ha aggiunto.
Zone Transition
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“Ci sono quindi tutti i presupposti perché la situazione possa ulteriormente degenerare, proprio come è accaduto con la violenta rivolta della primavera del 2020 e la storica fuga di detenuti”, ha sottolineato. “Anche in questa occasione, ritornando a Foggia, il nostro sindacato intende riaccendere i riflettori sull’amministrazione penitenziaria, perché non sottovaluti ancora o finga di non sapere”, ha concluso.