La Città del Sole è finalmente tornata a “splendere” in città e sfoggia oggi un nuovo look allo scopo di dare un segnale di rinnovamento e di rinascita non solo per il negozio ma per la città intera, un segnale di vitale importanza per il nostro futuro e quello dei nostri figli. “Siamo partiti in questa nuova sfida con tanti pensieri positivi e con la convinzione di poter piantare un seme per un futuro diverso, migliore – commentano dalla Città del Sole - riapriamo con lo slogan “e se giocare fosse una cosa seria...?”.
Ma non sono mutati i valori né il principio pedagogico alla base della proposta della Città del sole che, riconoscendo nel gioco un momento fondamentale per lo sviluppo della personalità del bambino, rappresenta la nostra unicità. Per questo anche oggi il nostro è un assortimento molto classico che negli ultimi anni si è arricchito della collezione Giococreativo una gamma di prodotti fatti realizzare da importanti aziende del settore e distribuiti in Italia in esclusiva dai negozi Città del sole sulla quale puntiamo molto e che quest’anno verrà ampliata con nuove referenze in legno ma non solo “Educhiamo i bambini all'attesa” e a divertirsi senza smartphone. Proponiamo – continuano - giochi in legno creativi, che stimolano la fantasia dei bambini con l'esperienza, l'immaginazione, la scoperta e soprattutto l'interazione.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Da sempre ecosostenibili perché realizzati con materie prime rinnovabili e durevoli nel tempo, pensati apposta per educare all'attesa e per far nascere connessioni anche con coetanei e con adulti. E sono la naturale espressione di uno stile educativo che investe il tempo del gioco di un ruolo prezioso per la tutta la famiglia e non solo per i più piccoli. L'assenza del “genere” femmina o maschio, il rifiuto di pubblicità e mode, e soprattutto dell'usa e getta a favore di giochi che possano essere usati anche in futuro da fratellini e sorelline. E abbiamo pensato a spazi dedicati ai giochi per giovani adulti e adulti”.
Insomma una grande festa quella di Città del Sole che ci crede davvero, come confermato a l’Attacco dalla “storica” responsabile Ornella Casalucci che da oltre 40 anni segue il negozio con passione e dedizione e che ha poi aggiunto: “È la mia passione, non potrei farne a meno, il negozio fa parte della mia vita da oltre 40 anni – esordisce – non è un semplice lavoro, ma un qualcosa in cui credo per davvero e che rispecchia il mio gusto personale. Il negozio vuole rappresentare quel qualcosa in più per una città a cui, purtroppo, è stato tolto tutto. Potrebbe essere una piccola perla nel deserto. Crediamo nella possibilità di una rinascita per Foggia – rimarca Casalucci – siamo foggiani e vogliamo che la nostra comunità vada avanti e migliori. Abbiamo così voluto offrire il nostro contributo dando fiducia alla comunità, mettendoci in gioco: speriamo sia solo l’inizio di una serie di cose belle che la città riesce a restituirci”.
Giochi intelligenti, creativi, educativi e, soprattutto, di grande qualità.
“I bambini potranno giocare in sicurezza – evidenzia – e questa è già una garanzia fondamentale. Alle spalle, d’altronde, c’è un’azienda molto seria che dà tranquillità a piccoli e genitori. La Città del Sole, però, non è solo un negozio di giocattoli ma anche un luogo dove svolgere attività creative/artistiche per gli adulti che possono qui trovare cose stimolanti”.
Una storia ricca di passione che parte da lontano, da quando 50 anni fa, il milanese Carlo Basso ebbe una grande visione. “Diede vita al primo negozietto a Milano, con giochi di legno creativi dove i bambini stessi dovevano essere i protagonisti del gioco. Da lì nacquero poi una serie di realtà in varie città italiane.
Zone Transition
Zone Transition
“Basso condivise con tutti noi il suo progetto a cui abbiamo creduto fortemente – conclude Casalucci – e la storia che accompagna il negozio foggiano è la piena dimostrazione di come anche la città di Foggia abbia creduto nel suo modo di intendere il gioco. Cosa mi aspetto dal futuro? Siamo e restiamo ottimisti o non avremmo mai affrontato una ristrutturazione così importante e impegnativa. Siamo partiti con l’idea che non bisogna mai arrendersi e che bisogna guardare le cose in senso positivo. Solo unendo i nostri sforzi, con il contributo di tutti, possiamo far rinascere la città”.