Ben radicata sul territorio lo scorso weekend è tornata a Foggia, negli spazi della Città del Cinema, “La Città del Disco” giunta alla sua settima edizione, una mostra-scambio di vinili rari e da collezione. Per l'occasione è stato anche previsto l’arrivo di espositori provenienti da tutta Italia che hanno portato non solo vinili ma anche cd, dvd e musicassette che rappresentano la cultura mondiale musicale in particolare quelle che va dagli anni ‘60 agli anni ‘90.
“Un evento che ha spento in Capitanata la sua settima candelina - spiega a l’Attacco Michele Cocco dell’Associazione culturale Puglia Eventi – è stato davvero un successo, capace di trasformare la piazza foggiana in una delle più grandi del Sud Italia. Una manifestazione radicata sul territorio che ha fatto sì che potessero venire anche persone dalla provincia, da Bari, Campobasso e addirittura dalla Sicilia”.
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Presenti circa 70 mila vinili rari e da collezione che raccontavano la storia e la cultura musicale mondiale.
“L’evento ha fatto registrare la presenza di direttori d’orchestra, Dj in cerca dei vinili più congeniali per i loro mixer, e semplici appassionati – aggiunge – gli espositori, invece, venivano da tutta Italia, dal barese, dalla Campania, dall’Emilia Romagna, dalla Basilicata. Tantissima gente accorsa nella due giorni grazie anche ad una forte pubblicizzazione sui social: d’altronde con i tempi che corrono, grazie al sussidio di Facebook e Instagram, è stato facile arrivare a tanta gente. Una bellissima partecipazione nonostante il tempo contrario di sabato – rincara Cocco – quello del vinile è un evento che piace molto”.
D’altronde conti alla mano il mercato del vinile sta vivendo una seconda giovinezza. Ristampe, nuovi LP, mercatini, shop dedicati e collane in edicola. I motivi? Per gli appassionati del vintage, la purezza del suono, il calore, seppur sporco; ma anche la voglia di tornare ad apprezzare il viaggio, l’avventura del tempo dedicato all’ascolto che è tempo in primis dedicato a se stessi, presente all’interno di un album, cosa che la musica liquida di oggi, spacchettata, spezzettata, pur con la sua praticità ha spersonalizzato. Il ritorno al vinile comporta però annosi compromessi come i costi, la necessità di avere un impianto, il disco, gli accessori e, ovviamente, la loro usura e la manutenzione. Ma vuoi mettere il fascino di sedersi in poltrona, con un bicchiere di vino in una mano, la copertina del proprio gruppo storico preferito nell’altra, e lasciarsi andare al fruscio ipnotico della puntina sul vinile?
“Il ritorno al vinile è un dato di fatto – sottolinea Michele Cocco – sempre più spesso si parla di riproduzioni e ristampe in vinile. Alcune case discografiche vorrebbero addirittura “rimettere” la musica in cassetta: penso a Vasco Rossi, ad esempio, che vorrebbe ricreare LP in musicassetta”. Dagli AC-DC ai Queen, dai Pink Floyd agli U2: questi i vinili più richiesti alla Città del Disco. “Non si poteva attendere diversamente dato che questi gruppi hanno fatto la storia della musica mondiale – ammette Cocco – dal canto loro anche alcuni brani italiani si sono difesi bene. Penso a Claudio Baglioni, Renato Zero e Lucio Dalla. La cosa bella è stata vedere insieme nonni, padri e figli: ecco che la musica lega generazioni diverse”.
Zone Transition
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Ed ancora heavy metal, musica leggera e classica: ce n’era per tutti i gusti e per tutte le fasce d’età. “Gli espositori sono rimasti contenti sia della partecipazione di pubblico che della stessa ricerca dei giovani che presentavano delle vere e proprie liste di brani da cercare – conclude Cocco. Non ci resta che pensare già al prossimo evento che dovrebbe tenersi, Città del Cinema permettendo, in primavera 2023. Non ci fermiamo mai, stiamo infatti già studiando un qualcosa di nuovo e di originale da portare. Sarà un’altra bella occasione di incontro per tutti gli appassionati dei vinili e della musica”.