In vista del G7 in programma in Puglia, a Borgo Egnazia, la Cnn ha criticato la scelta con un articolo pubblicato sul suo sito che sta suscitando diverse reazioni. Già il titolo lascia ben poche interpretazioni: “La violenza di tipo mafioso è in aumento nella stessa regione italiana dove i leader del G7 si incontreranno”.
“Nello stesso periodo in cui il primo ministro italiano Giorgia Meloni annunciava che l’incontro dei leader del G7 si sarebbe tenuto in Puglia, nel sud dell’Italia – si legge nell’attacco –, nell’ambito della presidenza dell’organizzazione economica del suo paese, gli investigatori antimafia locali si stavano concentrando su tre casi di mafia. gruppi criminali presumibilmente responsabili dell’aumento della violenza in quel paese”. Un articolo che poi analizza le peculiarità della Sacra Corona rispetto alla mafia e alla ‘ndrangheta, evidenziandone i legami con le cosche albanesi. Non solo, si citano anche altri episodi di cronaca.
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Come detto, non sono mancate le reazioni. “L’immagine che la Cnn restituisce della Puglia è semplicemente inaccettabile. La mia regione viene descritta come un far west preda di ogni forma di criminalità e questa è un’offesa insopportabile per tutti i pugliesi. Attendiamo delle scuse ufficiali”. Così il senatore pugliese di Forza Italia e viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.
“La Puglia è la regione più bella al mondo ma essere etichettata da una emittente internazionale importante come la Cnn come una terra mafiosa, violenta, pericolosa è una definizione che non possiamo accettare”. Il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Dell’Erba, componente della Commissione regionale sullo studio delle mafie in Puglia, “invita gli autori del servizio pubblicato in occasione del G7 in Puglia a visitare la terra della cosiddetta ‘Quarta mafia’ per rendersi conto che, evidentemente, la realtà è diversa da quella raccontata nel servizio giornalistico”.
“È vero che la mafia foggiana esiste e che, forse, andava identificata e affrontata prima, ma i risultati ottenuti da forze dell’ordine e magistratura consentono di dire che è una guerra che stiamo vincendo. Attività che hanno già dato importanti risultati in passato nei confronti della Sacra Corona Unita e di organizzazioni criminali baresi. In questo periodo c’è la necessità di intervenire sul fronte della microcriminalità e sull’educazione civica, con i tempi giusti riusciremo a invertire il senso di marcia. Ma non accetto assolutamente certe affermazioni nei confronti di una comunità che ha saputo respingere la mafia anche con la propria vita”.
Zone Transition
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“Le bellezze naturali, artistiche e culturali della nostra terra sono da primato mondiale e il becero tentativo giornalistico di sintetizzare la Puglia nel solo termine ‘mafia’ deve essere rispedito al mittente. Mi auguro che la Regione e gli altri enti che rappresentano questa terra agiscano per ottenere rispetto”, conclude Dell’Erba.