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Sembrava uno scherzo, seppur di pessimo gusto, ma non lo era. A Carapelle molte famiglie si sono ritrovate l'acqua staccata a causa di bollette non pagate. La vicenda, però, andava trattata più a fondo.
Nelle ultime settimane molti cittadini di Carapelle hanno lamentato il disagio tant’è che anche sui social è scoppiata la diatriba. D’altronde vedersi togliere l’acqua in un mese così afoso, in piena estate, non è stato certamente un buon risveglio, maggior ragione se la colpa di tutto questo non è imputabile ai cittadini stessi. Proprio così, perché alla base del dilemma ci sarebbe, come menzionato dai più, un pessimo servizio di consegna delle poste private che avrebbero dovuto consegnare le fatidiche bollette dell’Acquedotto pugliese.
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Ma per i residenti del piccolo comune foggiano quest’ultime non sono mai giunte a destinazione. Ne è certo Michele Nicolò, amministratore di condominio che a l’Attacco ha disegnato il quadro della situazione. “Faccio l’amministratore da tanti anni – spiega – e molti miei condomini hanno ricevuto la sospensione del servizio senza alcuna colpa. Il problema sta nelle consegne: le bollette, infatti, che avrebbero dovuto consegnare non sono mai arrivate ai destinatari. I cittadini si sono ritrovati così senza moduli e senza nulla”.
Diversi i nuclei familiari a cui hanno “tagliato” l’acqua a luglio e ad agosto. “Non arrivano né le bollette e nemmeno i solleciti, mi spiegate come fa un cittadino a sapere quando e quanto deve pagare? - rincara – quelle scadute l’8 di luglio non sono ancora arrivate. Il problema sta nelle consegne, nell’operato dell’agenzia privata che si occupa di questo specifico compito”.
“In buona sostanza – evidenzia l’uomo – l’Acquedotto pugliese si affida a poste private per il servizio di consegna. Ma a quanto pare questo servizio lascia molto a desiderare, anche perché il problema non è sorto ieri, ce lo portiamo dietro da diverso tempo. Alcuni cittadini hanno addirittura trovato decine di lettere gettate nelle campagne limitrofi a Carapelle – denuncia – probabilmente per non perdere tempo nella fase di distribuzione qualcuno ha ben pensato di lasciarle lì. Non è la prima volta che accade: ho anche voluto segnalare il problema ad AqP che però ha solamente provveduto a cambiare agenzia di spedizione, senza però risolvere il disagio. Come deve fare la gente a superare questo ostacolo?”
Zone Transition
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Dal racconto di Michele Nicolò sembrerebbe che il problema persista già da diversi anni. “L’anno scorso sono state ritrovate lettere gettate nei terreni vicini al paese – rincara – è mai possibile che nessuno di loro si sia mai accorto di nulla? Fatto sta che oggi tante persone stanno affrontando non pochi disagi: restare senza acqua in un periodo caldo non è mai bello. È arrivato il momento di agire e far sentire la propria voce. Personalmente – ammette – ho risolto il problema collegandomi direttamente al sito dell’acquedotto e stampando le bollette da pagare. Ma la gente che non ha internet? O gli anziani che non sono capaci? Come faranno queste persone a risolvere il dilemma? Carapelle merita risposte celeri e soluzioni efficaci”.
