“Da sempre abbiamo paventato il rischio che il Gran Ghetto fosse una polveriera pronta a esplodere da un momento all'altro, anche per colpa delle inefficaci politiche nazionali anti-caporalato, infarcite più di demagogia che di vera concretezza, e quelle inconcludenti della Regione Puglia, solo slogan e propaganda”.
Così in una nota il commissario provinciale di Fratelli d’Italia di Foggia, Galeazzo Bignami. “L'aggressione di oggi conferma i nostri timori e quel che è più grave è che è avvenuta ai danni di una persona che proprio per le sue origini gli ospiti del Ghetto avrebbero dovuto ancor più avvertire come vicina: Mohammed Elmajdi, presidente di Anolf Puglia e segretario territoriale della Cisl di Foggia, che è stato sequestrato e aggredito per quasi un'ora da un gruppo di migranti stranieri”.
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“La sua colpa? Aver attivato all'interno del Ghetto misure di inclusione e quindi stabilire delle regole di convivenza civile all'interno e all'esterno. A lui va tutta la solidarietà di Fratelli d'Italia, ma non basta”.
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“L'aggressione è quindi un chiaro atto di ostilità, uno schiaffo alla legalità e alla dignità dell’uomo. È evidente che all'interno vige una sorta di anarchia e illegalità diffusa a danno anche di quei migranti che vengono in Italia solo per lavorare onestamente e poi si ritrovano a essere ‘schiavi’ di bande di delinquenti che sono i veri padroni del Ghetto, che per questo va subito smantellato”.