Siccome l’approccio istituzionale su questo argomento si basa esclusivamente sui dati, allora solo per rimanere ai giorni di maggio, tutt’altro che terminato, gli stessi dati dicono che a Lucera si sono verificati numerosi episodi che stanno destando evidente preoccupazione nella popolazione che percepisce il concetto di sicurezza urbana in maniera sempre più precaria. L’elenco (non esaustivo, perché non è allineato a quanto riferito ufficialmente dai cittadini alle forze dell’ordine) parla sicuramente di due rapine, entrambe portate a termine, una di 9mila euro la mattina dell’8 maggio ai danni di una centralissima sala giochi e un’altra la sera successiva con 4mila euro portati via da una tabaccheria in pieno centro storico. A queste si aggiungono un violento pestaggio di un giovane, avvenuto la notte del 4 maggio scorso quando è stato colpito con un oggetto metallico (forse un martello) direttamente sul volto, tanto da indurre i sanitari del pronto soccorso di Lucera a disporre il suo immediato trasferimento al Policlinico di Foggia, mentre è di fine aprile l’altra vicenda inquietante di una rissa a Borgo San Giusto tacitata con una fucilata sparata al volto di un rumeno, per la quale è accusato un lucerino che si trova ancora detenuto in carcere. La lista poi si allunga con almeno tre furti clamorosi, perché avvenuti in altrettanti luoghi pubblici,
come la cattedrale (dove due ragazze la mattina dell’8 maggio sono entrate con un monopattino elettrico con cui hanno caricato un contenitore per le offerte per poi uscire indisturbate dal tempio angioino), l’Ufficio del Giudice di Pace (dove nella notte tra il 14 e il 15 maggio è stata forzata la macchinetta delle bevande e sono stati rubati solo piccoli oggetti di proprietà del personale dipendente della struttura), lo Stadio Comunale (dove due giorni prim i danni della rottura di due porte sono stati sicuramente maggiori del bottino di un solo borsone da calcio).
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Il tutto condito da un numero ormai incalcolabile di furti in appartamenti e box soprattutto nelle periferie, effettivamente incalcolabile perché solo una minima parte di questi colpi poi finisce sulle scrivanie dei presidi locali di pubblica sicurezza, spesso per la pochezza delle merci rubate ma anche per la scarsa voglia di dover perdere tempo a denunciare la mancanza di qualcosa che statisticamente non tornerà indietro, senza contare che sempre la statistica riferisce che nessuno di questi malviventi è stato finora assicurato alla giustizia.
Più o meno la stessa cosa che succede con le sparizioni di automobili, altro capitolo sanguinoso sempre in continuo aggiornamento, anche in questo caso poco quantificabile, perché bisognerebbe sommare le auto recuperate con il “cavallo di ritorno” (altrettanto reato), senza contare che sempre più spesso le azioni legali nei confronti dei presunti autori vengono poi rimesse misteriosamente anche a processo in corso, dando seguito ai dettami della contestata Riforma Cartabia che prevede il perseguimento di alcune tipologie di crimini considerati “minori” solo con querela di parte.
Zone Transition
Zone Transition
Ma tutti questi tipi di reati non solo si sommano, ma si ingrossano nella mente della gente che sopporta sempre meno le minimizzazioni istituzionali, esplicitate con dichiarazioni che ormai rappresentano un mantra sempre meno credibile: “Ma i delitti sono in calo”.