L’inizio delle attività dovrebbe essere a ottobre, ma almeno c’è la certezza della definitiva aggiudicazione del servizio dei parcheggi a pagamento per la città di Lucera alla Segnaletica Industriale Stradale, azienda umbra che ha già nel suo portafoglio oltre 100 città italiane in cui gestisce 180 mila stalli di sosta, con 300 dipendenti. L’impresa ha prevalso su una sola concorrente, la siciliana Ecoparking che aveva proposto sicuramente più soldi al Comune, ma la sua offerta tecnica non è stata ritenuta all’altezza, al termine delle quattro sedute che si sono rese necessarie per scegliere il nuovo soggetto che opererà per cinque anni, riconoscendo all’ente una somma di 1.100 euro al mese. Si chiude quindi l’epoca di gestione della Global Service, cooperativa che ha detenuto il servizio dal 2021 e che negli ultimi due anni ha beneficiato di continue proroghe, in vista dell’espletamento della nuova gara d’appalto, circostanza che ha presentato numerosi elementi di criticità amministrativa oltre che politica, visto che si è soffermata la riflessione di esperti della materia, ipotizzando una “temporaneità” oggettivamente decaduta ma tenuta ostinatamente in piedi, nelle more della ricerca di un nuovo aggiudicatario.
In tutto questo tempo, però, la Giunta Pitta ha detto chiaramente che le attività sarebbero dovute proseguire, e per ovviare alla scarsa appetibilità economica rilevata in un primo momento, la trovata è stata quella di aumentare il numero degli stalli a pagamento, introducendone altri 30 al piazzale antistante la stazione ferroviaria, e altri dieci in Via Roma, per un totale di 348 piazzole con strisce blu disseminate fuori e dentro il centro storico.
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E queste novità hanno aggravato il malcontento e promettono di innalzarlo ancora quando le linee blu saranno materialmente tracciate, perché non si tratta di due luoghi qualsiasi: Piazzale Papa è nelle immediate vicinanze dell’area del mercato settimanale, utilizzata quasi completamente da viaggiatori che quindi avrebbero un ulteriore aggravio di costi personali; Via Roma è nel quartiere Porta Croce che finora era rimasto immune da questa situazione. Alla base della decisione ci sarebbe la mai dimostrata teoria che l’introduzione di nuovi posti auto a pagamento favorirebbe il ricambio dei parcheggi.
Invece è certo che a Palazzo Mozzagrugno non tengano in considerazione quale sia la situazione riportata a più riprese da cittadini, residenti ed esercenti, anche con ampie raccolte di firme: un rione assediato da almeno una trentina di auto di servizio di Poste Italiane che si rifiuta di trovare una soluzione alternativa al rimessaggio in altro luogo dei veicoli utilizzati dai portalettere, pur avendo ricevuto una proposta da un soggetto privato concreta e fattibile. Agli utenti dell’ufficio postale e delle attività commerciali della zona, si aggiungono poi i pazienti che ogni giorno si recano alla palazzina dell’Asl per le vaccinazioni e le pratiche del settore veterinario.
In linea generale, in questi anni non sono pochi quelli che si sono sempre opposti a un servizio che non è certamente ritenuto essenziale, peraltro sostenuto direttamente dall’utenza e non dall’ente che trae solo il beneficio economico, con l’emersione di perplessità non soltanto amministrative ma anche operative: negli ultimi anni sarebbero stati incassati pagamenti con una formula di “abbonamento” proposta ad alcuni utenti ma non rilevabile in alcun documento che riguarda la gara che rimarrà in vigore per qualche altra settimana, senza contare che le stesse colonnine per il pagamento non sono adeguate alla legislazione vigente, perché non prevedono forme di versamento cash-less.
Zone Transition
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Tutto questo, però, non ha certo scongiurato il ricorso alla sosta selvaggia da parte di chi cerca di sottrarsi a un balzello ancora oggi inviso, a distanza di una una ventina d'anni dalla sua introduzione, sostanzialmente inconcepibile per una città che, per stessa ammissione del Comune, non è ancora dotata di un Piano Soste.