“La vicenda della RSA Stella Maris deve interrogare tutti coloro che mantengono responsabilità istituzionali e politiche: non è la prima volta che la cronaca ci sbatte in faccia casi di tale disumanità che purtroppo continuiamo a registrare e denunciare su tutto il territorio nazionale con la difficoltà di riuscire a determinare soluzioni e modelli che ci mettano al riparo da questi rischi”.
Lo ha dichiarato di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale. “Oltre le responsabilità ‘criminali’ dei diretti interessati, risulta evidentemente necessario porsi una volta e per sempre il problema dei fragili e dei deboli; le persone sole, i cui bisogni non possono essere soddisfatti da una ‘retta’. Ci vuole un cambio di passo a tutti i livelli; e come al solito il tema interroga prima di tutto le nostre coscienze, la nostra disponibilità verso l’altro, i nostri modelli culturali”.
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“Sdegno e condanna per fortuna soccorrono sempre, ma la politica prima di tutto deve farsi carico di immaginare non ‘soluzioni’ a un problema, ma un modello di organizzazione dei tempi e della vita della società che tenga conto di tutti. Sempre; non solo quando la crudeltà prende il sopravvento, ma prima che queste condizioni si creino”.
“Magari a questo riguardo tutti noi dovremmo riflettere di più sulla difficoltà di contenere una spesa farmaceutica e diagnostica spesso eccessiva che sottrae risorse alle cure primarie; dovremmo ripensare il modello di ospedalizzazione di cui disponiamo ed evitare la demonizzazione di quelli che incautamente definiamo ‘cronicari’ e che, alla fine, sono le ‘lungodegenze’ e le ‘riabilitazioni’ previste dalla legislazione nazionale”.
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“Le politiche che riguardano la cura delle persone forse meriterebbe più ‘giudizio’ e meno strumentalizzazioni”.