Questa volta la decisione arriverà proprio allo scadere del tempo.
Domani, 15 giugno, in teoria dovrebbe essere il giorno dell'abbandono delle mascherine ovunque, anche al chiuso, forse persino sui mezzi di trasporto pubblico, ma a decidere sarà il Consiglio dei ministri che si riunirà proprio domani.
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Le posizioni nel governo non sono univoche. Il ministro della Salute Roberto Speranza, da sempre molto cauto, spinge per prorogare l'obbligo di Ffp2 a bordo dei mezzi di trasporto pubblici, sia nazionali che locali.
Il sottosegretario Andrea Costa, intervistato da Radio Capital, ha confermato infatti che per quanto riguarda i trasporti “l'ipotesi è di prevedere un prolungamento dell'utilizzo della mascherina fino a fine settembre. Così come per gli ospedali e le Rsa”. Anche qui “si va verso un prolungamento dell'obbligo fino a fine settembre”.
Anche sui luoghi di lavori, nel privato, si dovrebbe continuare a osservare i protocolli secondo i quali resterà necessario indossare la mascherina quando non si riesce a mantenere la distanza di sicurezza dai colleghi.
I ministri Speranza e Bianchi hanno invece deciso di cancellare l'obbligo di indossare la mascherina sia agli esami di terza media che alla maturità, allo scritto come all'orale. Resta solo la raccomandazione ad utilizzarla soprattutto dove gli spazi e il distanziamento sono ridotti.
Anche per quanto riguarda spettacoli, eventi culturali e sportivi al chiuso, sembra esserci una certezza. L'obbligo dovrebbe infatti essere sostituito da una raccomandazione. Del resto, è la riflessione che fanno molti, con la bella stagione gli eventi culturali e sportivi si tengono prevalentemente all'aperto.
Domani scade anche l'obbligo di vaccinazione per gli over 50, i lavoratori della scuola e quelli delle forze dell'ordine. Nessuno ha intenzione di prorogare la legge. Continuano però ad arrivare le sanzioni da 100 euro per chi non è in regola con le tre dosi.
Zone Transition
Zone Transition
L'unica categoria per la quale l'obbligo arriverà fino alla fine dell'anno è quella dei lavoratori della sanità. Senza copertura non possono svolgere la loro attività e vanno incontro alla sospensione da parte del loro Ordine.
(fonte: repubblica.it)