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Dopo un primo parziale crollo del tetto di Palazzo Carmelo – a Cerignola –, secondo alcune testimonianze ci sarebbe stato un ulteriore cedimento in nottata.
“Ho sentito un forte boato – scrive un cittadino sui social – le macerie sono state contenute dalle recinzioni che hanno posizionato i Vigili del Fuoco”, questi ultimi al lavoro fino alle 2:00 della notte appena trascorsa.
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Intanto – sempre sui social – infuria la polemica tra i vari schieramenti politici. Nella prima serata di ieri il Sindaco Francesco Bonito aveva detto che “la situazione è sotto controllo” e aveva annunciato “che, in via del tutto precauzionale e al solo fine di effettuare ulteriori accertamenti, la chiesa del Carmine resterà temporaneamente chiusa”, oltre a rassicurare che “i servizi sociali stanno trovando una sistemazione per le cinque famiglie occupanti che vivono lì”.
“Cialtroni, era tutto così sotto controllo che da questa notte Palazzo Carmelo non c'è più, crollato sotto indifferenza e spocchia”, ha evidenziato il Consigliere comunale Tommaso Sgarro, tra i primi ieri a rendere noto il parziale crollo del tetto dell’ex Municipio di Cerignola interessato – come si legge anche dal post del Sindaco – da lavori di riqualificazione.
“Interrogazioni consiliari, chiamate, petizioni della cittadinanza, post di denuncia, tutti per chiedere la messa in sicurezza, risultato: oggi Palazzo Carmelo non c'è più – ha aggiunto Sgarro –. Della storia di responsabilità lunghe un trentennio che riguardano l'abbandono dell'immobile oggi si scrive l'ultima pagina, la peggiore. La struttura era al momento interessata da lavori. Ci aspettiamo accertamenti su quanto accaduto. Addio Palazzo Carmelo luogo dell'infanzia di questa città, della sua storia migliore”.
“Il crollo del tetto dell’ex Municipio è il tipico epilogo di una storia annunciata. Per fortuna non ci sono feriti ma solo danni materiali”, scrive il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Gianvito Casarella. “Erano state diverse e vane le segnalazioni nei mesi scorsi anche provenienti dalla adiacente parrocchia del Carmine, ora chiusa per precauzione. Il crollo ha infatti interessato i locali della chiesa, in un complesso storico, come quello tra viale Vittorio Veneto e Corso Gramsci. Né quella venuta giù appare l’unica parte critica di una struttura ormai fatiscente. Auspichiamo una pronta messa in sicurezza dell'intero edificio, per evitare altri danni e rischi per l’incolumità di residenti e passanti. Confidiamo in una accelerazione dei lavori di recupero di Palazzo Carmelo”, ha infine aggiunto Casarella.
“Cade un pezzo di storia della nostra città, sotto i colpi dell’incuria, del menefreghismo, della politica cieca e sorda. Non è il momento dei ‘ve lo avevamo detto’, ma i residenti e non solo anche nostro tramite, hanno inondato di segnalazioni chi di dovere per mesi e mesi, mentre qualche buontempone faceva pure ironia sui pezzi di intonaco caduto”, scrive il movimento politico Noi.
Zone Transition
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“E questo è il conto da pagare. Il conto derivante da superficialità nel controllo del territorio, dalla leggerezza nell’assegnazione e supervisione degli appalti. E a pagarlo, oggi, è un pezzo di storia della nostra città, ma lo pagano anche coloro che lì vi dimoravano, e che in queste ore patiranno lo status di sfollati. Per fortuna, almeno, nessuno si è fatto male. Ma la situazione di queste ore, fra difficoltà nella gestione sfollati, rischio di ulteriori crolli e assenza di certezze, non lascia tranquilli. ll conto per tutto questo andrà reso a chi ha permesso che questo accadesse. Senza tentennamenti”, conclude il portavoce di Noi.
