Sparando in aria con una pistola a salve e minacciando di dar fuoco alle stanze, avrebbe preteso dai 50 ai 100 euro per ogni posto occupato da extracomunitari stabilitisi in una masseria abbandonata, trasformata in baraccopoli alla periferia di Stornara.
Con l’accusa di estorsione è stato così arrestato Vito Masotina, 61 anni di Stornara. L’indagato era già ai domiciliari perché coinvolto nell’indagine su cinque rapine a supermercati e tabaccherie di Stornara e Orta Nova. Interrogato in Tribunale a Foggia ieri mattina, Masotina si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice: si dice innocente.
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L’indagine partì a fine febbraio quando i militari dell’Arma eseguirono un’ordinanza dell’amministrazione comunale di sgombero e demolizione di una masseria abbandonata, ormai fatiscente che si era trasformata in una baraccopoli dove negli anni si erano stabiliti una trentina di extracomunitari.
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Gli abitanti del manufatto provarono inutilmente a bloccare l’abbattimento del rudere e alcuni di loro riferirono ai carabinieri di pagare da anni il fitto per poter vivere nella masseria, soldi che sarebbero stati pretesi da Masotina anche in modo violento.