Nello spiegare il perché della segnalazione, Saverio di Jorio, legale - che nei primi anni novanta chiese ed ottenne dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ("anni dopo il compianto ex ministro Alberto Ronchey mi telefonò per avere notizie della vicenda") il vincolo storico-artistico per il palazzo del Consorzio di Bonifica per la Capitanata, nel centrale corso Roma, primo palazzo dell'epoca fascista vincolato in Puglia, salvandolo dall'abbattimento perseguito e programmato - ha evidenziato che la città di Foggia ha bisogno di cura.
Le necessità ed esigenze connesse alla sicurezza dei pedoni, utenti deboli - non senza dimenticare coloro che hanno ridotte capacità di deambulazione - pone ed impone, proprio per la massiccia invasiva circolazione di veicoli, specie sulle strade e nelle aree pubbliche, attente forme di tutela. Gli investimenti dei pedoni sulle strisce pedonali - per l'uso improprio ed illegale dei telefonini, specie con la messaggistica, il mancato riseptto della segnaletica, in particolare del semaforo rosso, l'alterazione dello stato di chi guida un veicolo ed altre cause di imprudenza e/o imperizia - sono aumentati.
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Secondo l'Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale), i pedoni morti nel 2020 sono stati 409 senza comprendere i decessi avvenuti a distanza di tempo negli ospedali e a questa stima occorre aggiungere una percentuale fra il 30% e il 35% di feriti gravi. Quasi ogni settimana 10/11 morti di pedoni investiti. E sono in aumento i pirati della strada. Occorre ribadire il concetto di precedenza (assoluto) dei pedoni e i conducenti di veicoli devono fermarsi in favore dei pedoni, intenti ad attraversare sulle apposite strisce pedonali, anche quando le strisce non sono visibili: "sulle strade sprovviste di attraversamenti pedonali, i conducenti devono consetire al pedone che abbia iniziato l'attraversamento impegnando la carreggiata di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza", ex art.191 comm.2 Codice della Strada.
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In questo quadro la dichiarazione dell'edicolante Franco Vinciguerra ("da oltre 10 anni che queste strisce pedonali non vengono fatte"). Le foto sono eloquenti, cancellate e annullate per il continuo transitare di veicoli in viale Ofanto, snodo cittadino trafficatissimo in alcune ore della giornata. Occorre rimarcare che i veicoli dopo la rotonda all'incrocio di via Napoli-viale Candelaro-via Vittime Civili, in viale Ofanto verso via Bari acquistando velocità e - non di rado - superano il limite previsto nel centro abitato. Né i conducenti scorgono le strisce pedonali quasi davanti all'edicola, vicine solo in parte quelle vicino al marciapiede.