Nei giorni scorsi i Carabinieri di Stornarella hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dalla Procura di Foggia di ordine di esecuzione di espiazione pena detentiva a carico di un 33enne del posto, colpito da definitiva condanna per maltrattamenti in famiglia.
I fatti a cui si ricollegano questo provvedimento risalgono a circa un anno fa. Correva il mese di ottobre e una giovane donna di 23 anni si era recata presso il comando stazione carabinieri al fine di querelare il marito. La donna, ormai stanca delle continue azioni violente e minacciose, aveva deciso di denunciare le reiterate aggressioni fisiche poste in essere, ormai già da tre anni, dal coniuge. Tale comportamento da parte del marito aveva ingenerato nella donna grave stato di paura e preoccupazione.
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Da quel momento i carabinieri hanno continuato a monitorare quel nucleo familiare, in modo da poter prontamente intervenire nel caso di nuove aggressioni. Ebbene, tale attività di controllo e monitoraggio aveva dato i suoi frutti. Infatti, dopo pochi giorni, al verificarsi dell’ennesimo episodio di violenza, immediatamente intervenivano bloccando l’uomo, garantendo l’incolumità della donna e arrestando il 33enne nella flagranza di reato.
In quest’ultima circostanza la furiosa lite era sorta a causa di divergenze sulla gestione dei figli. L’uomo, per imporre le sue ragioni, l’aveva minacciata gravemente, mettendole le mani al collo. Fortunatamente la giovane mamma era riuscita riusciva a divincolarsi e a richiedere l’intervento della pattuglia che era nelle vicinanze.
Il 33enne, nonostante la presenza degli operanti, aveva continuato a inveire nei confronti della coniuge e pertanto era stato dichiarato in arresto. Da quell’episodio il lavoro dei carabinieri non si è mai esaurito: infatti hanno raccolto tutti gli elementi probatori necessari a dimostrare la continuità del reato e a fornire gli elementi di valutazione necessari all’autorità giudiziaria competente che si sarebbe dovuta esprimere e che di fatto ha condiviso in pieno la ricostruzione.
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Dunque, anche grazie a quella laboriosa ricostruzione dei fatti oggi, in tempi rapidi, si è riusciti a ottenere la condanna di quell’uomo violento che dovrà scontare la pena residua di quasi 4 anni di reclusione, atteso già il tempo di detenzione trascorso subito dopo il verificarsi dell’evento.