Si tratta di un 43enne e un minore di San Severo. I due hanno tentato la fuga, una volta capito di essere stati fermati dai Carabinieri, che vestivano abiti civili
I militari del Nucleo Operativo, durante i periodici servizi di controllo del territorio, lungo la SS 272 tra San Marco in Lamis e San Severo, hanno notato due soggetti a bordo di una vecchia Fiat Panda che da San Severo si dirigevano verso San Marco in Lamis.
Viste le disposizioni governative che impongono limitazioni nei transiti tra comuni, e considerato che gli occupanti dell'autovettura non erano conosciuti come residenti in San Marco in Lamis, i militari operanti hanno deciso di controllarli. Pertanto, hanno affiancato quell'autovettura e hanno intimato al conducente di fermarsi. Costui, in un primo momento ha arrestato la marcia e dopo che i militari il servizio veniva svolto in abiti civili con autovettura in tinta civile si sono qualificati come Carabinieri, di colpo è ripartito cercando di eludere il controllo. Ne è nato un inseguimento che si è protratto per qualche chilometro. Sono state allertate tutte le pattuglie in circuito e, alle porte di San Marco in Lamis, l'autovettura è stata definitivamente bloccata.
All'atto di fermarsi mentre il conducente si accostava al muro di contenimento, dal finestrino lato passeggero veniva lanciato un involucro che finiva nella scarpata adiacente. Tale gesto non è passato inosservato ed i militari operanti dopo averlo localizzato, hanno provveduto immediatamente a recuperarlo. All'interno di una busta in cellophane, erano occultati circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. A seguito di tale rinvenimento il conducente dell'autovettura è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari, mentre l'altro occupante, minore degli anni 18, è stato deferito alla Procura dei Minori di Bari. Lunedì, il Tribunale di Foggia ha convalidato l'arresto e ha applicato nei confronti dell'arrestato l'obbligo di dimora in San Severo. Le analisi qualificative e quantitative eseguite sulla droga sequestrata, da parte degli operatori del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, hanno confermato la natura della sostanza ed hanno indicato che da quel quantitativo era possibile ricavare ben 98 dosi.