Lo smaltimento illegale dei rifiuti è una delle principali attività delle ecomafie: la Puglia che è al terzo posto per reati ambientali, pari all’11 per cento delle infrazioni accertate sul totale nazionale.
E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia in relazione alla recrudescenza del fenomeno soprattutto in provincia di Foggia, con interi carichi di rifiuti sversati nelle campagne, auto, materiale plastico e amianto, quando negli ultimi 20 anni sono stati sversati, tombati o bruciati rifiuti di ogni genere.
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In Puglia sono oltre 3.700 le infrazioni accertate: le province di Bari, Foggia e Lecce si ‘guadagnano’ tristemente il terzo, dodicesimo e diciottesimo posto della classifica nazionale, afferma Coldiretti Puglia sulla base dell’ultimo report di Legambiente.
Si tratta di un fenomeno grave e in escalation: a sversare rifiuti di ogni genere – insiste Coldiretti Puglia – non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, da immondizia a plastica, da elettrodomestici fino a lamine di amianto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile.
Di fronte alle emergenze che si rincorrono – continua la Coldiretti – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti e indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite.
Zone Transition
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Sul piano strutturale – conclude la Coldiretti – occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l’autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.