“Il rotore (meccanismo con le pale, ndr) è stato trovato a circa 100-150 metri di distanza rispetto alla fusoliera. Verosimilmente il velivolo ha impattato con il suolo prima con il rotore, si è impennato e poi ha impattato il resto dell'elicottero”.
E’ la prima ricostruzione, ancora tutta da verificare, dell’incidente aereo avvenuto sabato sul Gargano, fornita dal procuratore capo di Foggia Ludovico Vaccaro, nel corso di una conferenza stampa indetta nella centrale operativa allestita a pochi chilometri dal luogo della tragedia.
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“Non abbiamo ancora trovato la scatola nera, non è detto che ci sia”, ha commentato Vaccaro rispondendo alle domande dei giornalisti. Intanto il fascicolo di indagine resta a carico di ignoti. L’elicottero – secondo quanto poi emerso in seguito – non aveva a bordo scatole nere perché la normativa non prevede che siano obbligatorie su questo tipo di aeromobili.
“L'agenzia nazionale sulla sicurezza del volo ha nominato due investigatori: un ingegnere dell’Aeronautica e un pilota – ha spiegato Vaccaro – mentre la Procura ha nominato tre consulenti: un professore universitario esperto in tragedie aeree, un colonnello ingegnere dell’Aeronautica e un colonnello pilota”.
Ci sarebbe anche un testimone oculare che ha detto di aver visto volare a bassa quota, prima dello schianto, l’elicottero dell’Alidaunia. Si tratta di un agricoltore che poco dopo avrebbe visto il fumo sollevarsi dalla collina. Al momento dell’incidente c'era una fitta nebbia in quella zona del Gargano. Il testimone oculare avrebbe anche fornito indicazioni ai militari per raggiungere la zona del disastro.
Zone Transition
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Sulle cause del disastro Vaccaro non si sbilancia: “In questa prima fase di indagini preferiamo non commentare. Sabato c’era maltempo questo è l’unico dato certo”.