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Sono all’ordine del giorno. Sono talmente tanti che quasi non ci si fa più caso. Sono i furti delle auto a Foggia che si verificano ormai quotidianamente. Il capoluogo dauno, infatti, è già maglia nera del settore, sempre e costantemente piazzato agli ultimi posti della classifica tra le città italiane più vessate dai ladri di automobili. Di notte, di giorno, al centro o in periferia, poco importa: una volta “puntata” nella maggior parte dei casi è destinata a sparire. I ladri hanno acquisito nel tempo maggiore spregiudicatezza e “talento”, tanto da diventare silenziosi e molto veloci nelle operazioni di furto. Basta girare quel poco sui social per capire com’è davvero l’andazzo: non c’è un solo giorno che qualcuno non posti fotografie di propri veicoli rubati. Una sorta di buongiorno per i foggiani costretti a subire inermi questi soprusi. Ma come se ne esce?
“Sulla base della mia esperienza posso certamente confermare la quotidianità dei furti, regolarmente denunciati a Polizia e Carabinieri e che riguardano veicoli nuovi e vecchi - commenta a l’Attacco Stefano, amministratore della pagina facebook Voce di Foggia che accoglie spesso e volentieri richieste di aiuto dei cittadini – sovente, però, vengono ritrovati grazie al tamtam che si scatena una volta pubblicato un post sulla pagina facebook che arriva a tantissima gente. È accaduto non di rado che qualcuno, avendo notato auto diverse dal solito parcheggiate ai piedi del palazzo e non appartenenti al proprio condominio, dopo aver visto il post su Voce abbia poi chiamato le forze dell’ordine al 112 (numero unico delle forze dell’ordine, ndr)”.
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I furti sono di qualsiasi genere e prendono di mira vetture nuove e vecchie, ciascuna ha la sua funzione. “Assolutamente – prosegue Stefano – quelle datate sono più facili da prendere, basta uno spadino per metterle in moto. Su quelle nuove, invece, bisogna essere tecnici anche abbastanza esperti per la necessità di accedere alla centralina elettrica. Eppure anche in questo settore sono diventati velocissimi: le portano via anche in 4/5 minuti. Bastano due persone, chi alza il cofano e manomette la centralina e chi al volante, pronta a guidare”.
Non c’è zona più sicura rispetto ad un’altra, il rischio è ovunque. Ci sono delle situazioni che possono facilitare il furto e dar vita facile ai ladri. Una di queste è la mancanza di pubblica illuminazione. “Nella zona di viale Pinto, nei pressi di via Napoli, ho registrato un maggiore accanimento – evidenzia l’amministratore – l’area in questione, limitrofa alla piscina comunale, è molto buia di sera e facilita il lavoro ai delinquenti. Non c’è però area esente”.
Fiat Panda e 500 L sembrerebbero essere tra le preferite. “Credo che la scelta derivi dall’andamento del mercato – riferisce – se, ad esempio, sul mercato circolano tantissime 500 L, posso immaginare che fanno più gola proprio perché ci sarà una maggiore richiesta di pezzi di ricambio. Ma le motivazioni possono essere molteplici. Spesso le auto vengono ritrovate intatte. Dunque la spiegazione potrebbe essere diversa. Credo che una piccola percentuale di questi furti venga fatta da gente che ha la necessità di spostarsi da una zona all’altra della città. Rubano la macchina e l’abbandonano per le vie una volta giunti a destinazione. Matti? Può darsi. Una delle ultime vetture ritrovate grazie a Voce di Foggia era stata parcheggiata in Piazza Aldo Moro e avvistata poi in via Lenotti. Altra spiegazione potrebbe essere il classico cavallo di ritorno. Prendono un’autovettura, la parcheggiano di fianco ad altre auto così da nasconderle, e aspettano il momento più propizio per entrare in contatto con il proprietario e chiedergli dei soldi. Accade spesso però che con Voce di Foggia questo piano vada a monte perché la pagina è talmente veloce a far circolare le notizie che i ladri non hanno nemmeno il tempo di entrare in contatto con i proprietari. Una cosa è certa: i carabinieri sono particolarmente sensibili alle denunce sui cavalli di ritorno. Bisogna sempre contattare le forze dell’ordine e mai pagare l’attività criminale di queste persone”.
E il problema non termina di certo nelle mura foggiane. Basta uscire nelle campagne limitrofe o girare per la provincia per imbattersi in carcasse di auto cannibalizzate e date alle fiamme. Qui le motivazioni potrebbero però essere differenti e a volte più drammatiche. Spesso e volentieri le auto bruciate derivano da rapine o episodi simili.
Zone Transition
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“Le forze dell’ordine fanno tutto ciò che possono – conclude – il problema sta nella legislazione. Le leggi – rincara – sono troppo accomodanti, c’è poco da girarci intorno. Se un carabiniere riesce a bloccare un ladro di auto, questo viene processato e condannato a 6 mesi per poi essere rilasciato. Se dopo un anno viene riarrestato, verrà condannato a 10 mesi per poi essere rilasciato. E così via fino a quando il ladro non riceverà una condanna di 3 anni. Solo in questo caso scatterà il carcere. Nel frattempo, però, chissà quanti altri veicoli potrà rubare o avrà rubato”.
