La Questura di Foggia è stata impegnata significativamente per assicurare il rispetto della normativa di contrasto del diffondersi dei contagi da Covid-19 con innumerevoli servizi svolti su strada, compresi quelli relativi alle proteste dei commercianti foggiani di fine ottobre e inizio dicembre 2020
Le molteplici azioni, sempre più composite e integrate, finalizzate a prevenire e/o contrastare le minacce nel settore dell'ordine e della sicurezza pubblica, sono state perfezionate anche grazie all'elaborazione di idonee strategie di intervento di medio/lungo termine, capaci di interpretare il rapido evolversi degli scenari, garantendo il bisogno di sicurezza dei cittadini.
A tal fine, 2mila sono state le ordinanze questorili di ordine pubblico e vigilanza emanate, di cui più di un terzo dedicate ai servizi anti Covid-19, che hanno consentito il rilevamento di ben 1.531 infrazioni. Al riguardo si evidenzia la clamorosa evasione, durante il periodo di lockdown, dal carcere di Foggia, del 9 marzo 2020, quando tra centinaia di detenuti in rivolta a causa del coronavirus, ben 72 fuggirono dal carcere ma, entro il successivo mese di luglio, tutti quanti sono stati nuovamente catturati dalle varie forze di polizia operanti sul territorio.
Specifici servizi, a cadenza settimanale, e con un impiego massivo di appartenenti alle forze dell'ordine, sono stati effettuati per le operazioni Alto Impatto svolte a Foggia, Cerignola, San Severo e Manfredonia, consistite nell'effettuazione di numerosi posti di blocco e perquisizioni nei confronti di soggetti aventi precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti.
Servizi straordinari del territorio, estesi anche alle attività commerciali, sono stati esperiti, altresì, nel centro storico della città di Foggia per la movida e in alcuni quartieri delicati, come Ferrovia, Candelaro, Croci, Carmine Vecchio, Macchia Gialla, nonché nei comuni più grandi della provincia e in quelli di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia. L'attenzione della Polizia di Stato si è anche rivolta alle campagne presenti nel Tavoliere, con attività dedicate al rispetto dell'ambiente nonché alla lotta del caporalato e dei reati in agricoltura.
Del pari, sono stati organizzati numerosi servizi tesi al contrasto dell'abusivismo commerciale, della prostituzione su strada, dei parcheggiatori abusivi e delle rapine ai mezzi di trasporto di valori, con la creazione di apposite task force. Inoltre, è stata assicurata una cornice di sicurezza in occasione di tutti gli interventi di bonifica e di prevenzione sanitaria effettuati nelle foresterie e nei vari insediamenti spontanei di extracomunitari presenti in Capitanata.
Dall'esame dei dati si evince che, nel corso dell'ultimo anno, si è assistito a un trend decrescente che ha comportato una diminuzione della delittuosità pari a circa il 14 per cento. In particolare, sono fortemente diminuiti gli omicidi volontari, che da 13 sono passati ad 8 (-38 per cento), i tentati omicidi (-21 per cento) e le lesioni personali (-24 per cento). Permangono, invece, immutati i dati concernenti i reati di violenza sessuale, mentre in netta flessione è il numero delle vittime di femminicidio.
Tra i reati contro il patrimonio si registra un calo dei furti (-23 per cento), delle rapine (-20 per cento), delle ricettazioni (-15 per cento) e dei danneggiamenti seguiti da incendio (-6 per cento). In particolare, sono diminuite del 67 per cento le rapine presso gli uffici postali, del 36 per cento quelle presso le abitazioni private e del 33 per cento quelle presso gli esercizi commerciali. I furti con destrezza sono in ribasso del 57 per cento, quelli presso gli esercizi commerciali del 31 per cento e quelli di autovetture del 24 per cento. Le truffe e le frodi informatiche sono diminuite solo del 2 per cento.
Tra i fattori che hanno inciso sull'andamento della delittuosità in provincia si annoverano le misure limitative della mobilità personale sul territorio, legate alla normativa anti Covid-19 e il rafforzamento dei servizi di prevenzione e repressione dei reati operati dalle forze dell'ordine con attività sempre più serrate, massive ed incisive.
Difatti grazie anche ai rinforzi degli organici delle forze di polizia disposti, a inizio d'anno, dalla Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese è stato conferito un rinnovato impulso all'azione di prevenzione e di contrasto dei reati in genere sia mediante un'intensificazione dei servizi di controllo del territorio, che attraverso accurate indagini concluse con importanti operazioni di polizia giudiziaria.
Particolarmente proficua è stata la forte sinergia tra le varie forze di polizia che spesso hanno lavorato congiuntamente, grazie alla preziosa opera di coordinamento svolta dalla Procura della Repubblica di Foggia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Bari e al raccordo operativo offerto dalla Prefettura di Foggia e della Bat, a dimostrazione della compattezza della Squadra Stato. Complessivamente, durante l'anno 2020, la Polizia di Stato ha arrestato 516 persone e ha denunciato all'autorità giudiziaria 2.129 individui.
In particolare, delle 516 persone tratte in arresto, 103 rispondono di reati per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti, 69 per furto, 43 per violazione della normativa sulle armi, 38 per rapina, 35 per estorsione e 34 per associazione di tipo mafioso, a testimonianza di un'alta percentuale di arresti per reati riconducibili ad attività criminali tipiche delle consorterie associative mafiose. L'84 per cento delle persone arrestate e denunziate è di nazionalità italiana e vive e opera nel territorio della provincia di Foggia, a dimostrazione del fatto che la stragrande maggioranza degli eventi delittuosi sono ascrivibili a persone del posto.
Le operazioni di polizia di contrasto al crimine organizzato sono state realizzate con il supporto del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato. Tra le principali si segnalano le seguenti:
-In data 9 gennaio 2020, in Foggia, la Squadra Mobile ha tratto in arresto un pluripregiudicato, inserito nella criminalità organizzata, reo di essere stato il mandante di un tentativo di estorsione ai danni di un commerciante, utilizzando due minorenni catturati precedentemente mentre commettevano il reato.
-Il 20 gennaio 2020, in Foggia, nel contesto di una operazione ad alto impatto finalizzata a colpire con perquisizioni soggetti vicini o intranei alla Società Mafiosa Foggiana, la Squadra Mobile ha eseguito due distinti provvedimenti di fermo per indiziato di delitto, aventi come destinatari quattro soggetti ritenuti responsabili di due diversi tentativi di estorsione, aggravati dal metodo mafioso, in danno di operatori commerciali ed imprenditoriali.
-Nel primo pomeriggio del 14 aprile 2020, in pieno lockdown, in Apricena, personale della Squadra Mobile di Foggia, unitamente ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, faceva irruzione in un casolare di campagna interrompendo un summit mafioso e traeva in arresto tre pregiudicati latitanti, contigui alle cosche del Gargano, di cui due precedentemente evasi dal carcere di Foggia, ed il proprietario del sito.
-Nella mattina del 15 aprile 2020, a Foggia, personale della Squadra Mobile ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di un cittadino albanese ritenuto responsabile di due distinti episodi dinamitardi, avvenuti il 16 gennaio 2020 ed il 12 novembre 2019, rispettivamente in danno del centro sociale polivalente per persone anziane Il sorriso di Stefano e dell'esercizio commerciale Poseidon.
-In data 21 maggio 2020, in Cerignola, personale della Squadra Mobile, del locale Commissariato e del Reparto Prevenzione Crimine hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare personale a carico di 13 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di traffico di sostanze stupefacenti, furto di ingenti quantitativi di derrate alimentari nel Nord-Italia ed estorsione secondo il noto schema del c.d. cavallo di ritorno (Operazione Cerignola Enterprise).
-Il 10 luglio 2020, la Squadra Mobile di Foggia, in collaborazione con quella di Brindisi, ha eseguito una misura cautelare in carcere a carico di 8 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere connessa all'assalto ad un portavalori avvenuto in Provincia di Brindisi nel mese di gennaio del 2018.
-In data 8 ottobre 2020, la Squadra Mobile e il Gico della Guardia di Finanza, hanno arrestato, su ordine di carcerazione, 3 persone, tra cui un avvocato, responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso (Operazione Rodolfo).
-La mattina dell'11 novembre 2020, in Cerignola, personale del locale Commissariato, a seguito di una perquisizione effettuata in un esercizio commerciale chiuso da tempo, ha rinvenuto e sequestrato ben 52 kilogrammi di sostanza stupefacente di vario tipo, tra cocaina, eroina ed hashish, oltre a sostanza da taglio, numerosissimo materiale per il confezionamento e due pistole con relativo munizionamento, traendo in arresto un pregiudicato che aveva la disponibilità del suddetto locale.
-Il 16 novembre 2020, in Foggia, personale della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri eseguiva 40 misure cautelari personali a carico di elementi appartenenti o contigui all'organizzazione criminale Società Mafiosa Foggiana ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, usura, turbativa d'asta e traffico di sostanze stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso (Operazione Decimabis).
-Il 3 dicembre 2020, in Foggia, personale della Squadra Mobile ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di reato a carico di due pregiudicati affiliati alla Società Mafiosa Foggiana in quanto ritenuti responsabili di diversi episodi di estorsione in danno di operatori economici della Città. Successivamente, nell'ambito del medesimo contesto investigativo, in data 25 dicembre 2020, i predetti sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere estesa anche al capo mafia Trisciuoglio Federico e a un altro pregiudicato, entrambi già arrestati nell'operazione Decimabis.
-In data 11 dicembre 2020, in Cerignola, personale della Squadra Mobile e del locale Commissariato di P.S. ha tratto in arresto un incensurato, in quanto in una abitazione nella sua disponibilità sono stati rinvenuti un fucile mitragliatore da guerra AK 47, due pistole di cui una con matricola abrasa e diverso munizionamento.
-Il 12 dicembre 2020, in San Severo, personale del locale Commissariato di P.S. ha rinvenuto e sequestrato, in un box ubicato nel quartiere San Bernardino, un fucile mitragliatore kalashnikov, due pistole con matricola abrasa, centinaia di cartucce e munizioni, nonché sostanza stupefacente e materiale utilizzato per il camuffamento quali maschere di gomma, parrucche e passamontagna.
I positivi risultati conseguiti nel contrasto al crimine mafioso sono stati resi possibili grazie a un maggiore numero di denunce sporte dalle vittime dei fatti estorsivi, all'emergere di nuovi collaboratori di giustizia, al rinvenimento di documenti attestanti la lista degli adepti assoldati dalla mafia e alla capacità degli investigatori di individuare mandanti ed esecutori materiali dei più efferati delitti, anche quando la criminalità organizzata è ricorsa a manovalanza estera o minorile.
Negli ultimi mesi dell'anno, peraltro, sono intervenute delle significative sentenze di condanna (ad es. Operazione Decima Azione) che hanno scalfito l'impunità di cui si vantavano gli esponenti della Società Mafiosa Foggiana.
La presenza di consorterie di tipo mafioso autoctone rende Foggia e Provincia un privilegiato punto di transito, destinazione e di smistamento di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, quale risultato di un insieme di fattori di natura geografica, commerciale e criminale.
Sul fronte della lotta al traffico di sostanze stupefacenti l'anno 2020 si è caratterizzato per il rinvenimento di diverse piantagioni di marijuana, nonché per i numerosi e significativi sequestri di cocaina ed eroina, quest'ultima ritornata recentemente sulle piazze di spaccio. A fronte di ciò, rimane tuttora elevato il numero dei consumatori di sostanze stupefacenti che ne alimentano il mercato.
Molteplici sono stati i sequestri di armi, munizioni ed esplosivi rinvenuti nella Provincia, che hanno consentito di sottrarre alla criminalità dei potenti strumenti offensivi tra cui anche armi da guerra, kalashnikov e micidiali ordigni dinamitardi.
Numerose sono state le operazioni portate a compimento per contrastare il fenomeno della ricettazione e del riciclaggio di veicoli rubati, fenomeno particolarmente contrastato dal Commissariato P.S. di Cerignola che ha rinvenuto e sequestrato refurtiva e automezzi, compendio di furto per un valore commerciale pari a circa 50 milioni di euro.
Sul fronte dei sequestri e delle confische di beni patrimoniali si rammentano quelli effettuati in sinergia con la Guardia di Finanza, in danno di pregiudicati soprattutto dell'area di San Severo, per un valore superiore a 2 milioni di euro.
Particolare attenzione è stata dedicata dalla Digos ad alcuni episodi delittuosi in danno di amministratori pubblici, con l'individuazione dei responsabili di alcuni danneggiamenti. È stata anche scoperta una rete di compravendita di voti elettorali in occasione delle ultime consultazioni regionali e sono stati identificati e sottoposti a misure cautelari personali 23 tifosi ultras baresi e leccesi che, domenica 23 febbraio 2020, hanno ingenerato tafferugli sull'autostrada A16.