Sette aziende agricole su 14 sottoposte a controlli sono state sospese per impiego di manodopera in nero. I controlli sono stati fatti nell'ambito del progetto multi-agenzia Su.pr.eme., finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In particolare, l'attività ha riguardato i comuni di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. L'intervento è stato svolto dalla task force coordinata dall'Ispettorato territoriale del lavoro di Foggia, in collaborazione con l'Ispettorato Interregionale di Napoli, con gli Ispettorati Territoriali del Lavoro di Napoli e Campobasso-Isernia, nonché con l'ausilio dei militari del nucleo ispettorato del lavoro di Foggia e del comando provinciale dei carabinieri di Foggia, coadiuvati dai mediatori culturali messi a disposizione dall'Oim.
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La prima fase dell'attività di vigilanza straordinaria - precisa una nota - svolta nel periodo compreso tra l'11 e il 24 luglio ha interessato i campi nei quali erano in corso diverse attività agricole - tra le quali anche la raccolta del pomodoro - che vedono impegnati numerosi lavoratori extracomunitari.
Nel corso degli accertamenti sono state verificate le posizioni lavorative di 64 braccianti, 47 dei quali provenienti da Paesi extra-Ue. Nel caso di 21 lavoratori gli ispettori hanno riscontrato violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché di sicurezza sui luoghi di lavoro: 17 gli occupati in nero, tra i quali cinque braccianti agricoli provenienti da Paesi extra-Ue privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Zone Transition
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L'attività di vigilanza straordinaria è ancora in corso per verificare ulteriori ipotesi di irregolarità, con particolare riferimento a casi di sfruttamento lavorativo.