Alle prime luci dell’alba personale del comando della stazione carabinieri di San Marco in Lamis ha dato esecuzione a una misura cautelare personale, degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Foggia.
L’indagine coinvolge due soggetti di San Marco in Lamis i quali, sulla base degli elementi di indagine finora acquisiti, in concorso tra loro consistito nel pervio accordo sulla commissione del reato, con minaccia espressa attraverso l’uso di pistole e violenza fisica, si sono impossessati di 150 euro e di alcuni oggetti personali.
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L’indagine trae origine dalla presentazione di una denuncia sporta a Roma da parte di un cittadino di San Marco in Lamis il giorno successivo al delitto subito e trasmessa alla stazione di San Marco in Lamis per competenza. E’ stata avviata un’attività di indagine volta a reperire le immagini dei sistemi di videosorveglianza privati che consentivano di individuare i due presunti autori del reato nelle fasi dell’ingresso a casa della persona offesa e nelle fasi della fuga dopo la commissione della rapina.
Le immagini hanno ripreso i due indagati mentre indossavano divise militari (utilizzate durante le fasi della rapina) e con visi travisati da passamontagna. La visione delle immagini ha consentito di ricostruire tutto il percorso effettuato dai due soggetti fino al momento in cui si liberavano degli indumenti indossati per commettere il reato circostanza che permetteva di riprenderli in viso scoperto e di riconoscerli.
La capillare attività di indagine successiva, anche mediante lo studio dei tabulati telefonici, e un attento sopralluogo sui luoghi dove i due sono transitati durante la fuga ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro due pistole giocattolo e alcuni degli indumenti utilizzati per commettere la rapina. Gli oggetti erano stati ben nascosti all’interno di una siepe in un giardino comunale di San Marco in Lamis.
I militari hanno eseguito una perquisizione personale e locale a carico dei due indagati che ha permesso di sottoporre a sequestro il cellulare di uno di questi. Una successiva analisi dei dati estrapolati mediante copia forense della memoria ha consentito di acquisire numerose immagini che dimostravano che erano stati posti in essere atti preparatori alla commissione del reato il giorno precedente la sua commissione.
Zone Transition
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All’esito delle attività di indagini, il Gip del Tribunale di Foggia ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico di uno degli indagati, in ordine a tutti i reati a lui ascritti, e ha emesso ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari.